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Aiutata dalle operatrici, la bambina è scappata di casa e li ha denunciati alla polizia

di Andrea Ossini

Di giorno era costretta a lavorare nel negozio di famiglia. La sera pregava che il padre non entrasse nella sua cameretta. Un incubo durato 10 anni, quello vissuto da una ragazza cinese che da quando aveva 9 anni sarebbe stata abusata dal padre, mentre la madre non avrebbe mosso un dito.

Anzi, i genitori avrebbero costretto la bambina a lavorare anche 12 ore al giorno, fine settimana inclusi, impedendole di studiare. Poi la fuga di casa, la denuncia e l’intervento della procura: il pm Antonio Verdi accusa i due genitori di maltrattamenti, mentre al padre ha anche contestato il reato di violenza sessuale. Adesso, in attesa che le indagini facciano il loro corso, la coppia non può avvicinarsi alla figlia, che si è rifugiata in una casa protetta.

La vicenda è venuta alla luce lo scorso 23 dicembre, quando la ragazza, ormai diciannovenne, ha bussato alla porta di un centro anti violenza raccontando il suo incubo, una storia che anche le insegnanti del liceo frequentato dalla vittima avevano annusato, notando come quella ragazzina giorno dopo giorno si stesse chiudendo sempre di più in se stessa.

Le professoresse però non potevano sapere ciò che hanno poi scoperto gli agenti di polizia. Perché quando la vittima ha trovato la forza di raccontare, ha detto ogni cosa alla polizia. Era il 7 gennaio scorso e i fatti narrati dalla ragazza sono successivamente stati confermati anche in audizione protetta, dove la vittima ha raccontato ciò che ha vissuto a partire dal 2012. Aveva nove anni e trascorreva le sue giornate insieme ai genitori.

Non andava al parco, a fare compere o studiava come tutti gli altri bambini. Piuttosto la vita della vittima era racchiusa tra le quattro mura di un negozio di casalinghi. Una routine che non veniva interrotta neanche nel fine settimana, che costringeva la bambina a lavorare quando avrebbe dovuto pensare solo a giocare, fare i compiti o allo sport.

Il vero dramma per la ragazzina, classe 2003, arrivava la sera, dopo essere tornata a casa. Il padre infatti avrebbe abusato di lei e la madre avrebbe preferito girarsi dall’altra parte. Dopo 10 anni trascorsi in un inferno, la vittima un giorno è scappata di casa e si è rifugiata in un centro anti-violenza.

Poi, aiutata dalle operatrici, ha denunciato i genitori alla polizia. Gli indagati però non sapevano tutto ciò. Sapevano solo che la figlia non era tornata a casa. Così ne avevano denunciato la scomparsa, allertando anche l’ambasciata cinese. E i funzionari si sono messi alla ricerca attraverso i canali ufficiali. Gli investigatori poi hanno bussato alla porta dei genitori, ma non per riportare a casa la figlia scomparsa, ma per notificargli un divieto di avvicinamento a quella bambina che avrebbero dovuto proteggere.

Sorgente: Schiava a 9 anni dei genitori: “Papà mi violentava, mamma sapeva. Costretta 12 ore in negozio”. E li fa arrestare – la Repubblica

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