«Un ambiente di sicurezza più ostile ci richiede di fare un salto di qualità e aumentare la nostra capacità e volontà di agire, rafforzare la nostra resilienza e investire di più e meglio nelle nostre capacità di difesa». Al comunicato con il quale il Consiglio europeo oggi ha formalmente approvato lo ‘Strategic Compass’, la cosiddetta «bussola strategica», si aggiungo le parole dell’Alto rappresentante per la politica estera europea, Jospeh Borrell: «Si tratta di un piano ambizioso di azione per rafforzare la sicurezza dell’Unione europea e la politica di Difesa in un momento in cui siamo testimoni del ritorno della guerra in Europa».

Nel Compass è stato inserito quanto i leader hanno deciso nei giorni scorsi al vertice di Versailles, cioè che occorre «spendere di più per la difesa», ma soprattutto «spendere meglio», evitando le duplicazioni e la babele di standard che caratterizza oggi gli eserciti europei, organizzati strettamente su base nazionale, con un’industria degli armamenti ancora piuttosto frammentata. Il documento, sottolineando la necessità di cooperare con la Nato, insiste sull’importanza dell’articolo 42.7 del Trattato sull’Unione Europea, che prevede l’assistenza e l’aiuto reciproco per i Paesi Ue in caso di attacco.
La clausola di mutua assistenza è stata invocata per la prima volta dal governo francese dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre 2015 a Parigi: la sua rilevanza è stata sottolineata la settimana scorsa dalle prime ministre di Svezia e Finlandia in una lettera al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. I due Paesi scandinavi fanno parte dell’Ue ma non della Nato e sono la prima prossima e la seconda confinante con la Federazione Russa.
A complemento della strategia Ue la forza di dispiegamento rapido, primo nucleo militare operativo dell’Unione, che dovrebbe essere pronta nel 2025. Dovrebbe poter contare su «cinquemila soldati». Prima della fine dell’anno verranno delineati gli scenari per l’utilizzo operativo del corpo.
Un’Europa più forte e capace in materia di sicurezza e difesa contribuirà positivamente alla sicurezza globale e transatlantica «e sarà complementare alla Nato, che rimane il fondamento della difesa collettiva per i suoi membri», assicura il Consiglio. «Le minacce sono in aumento e il costo dell’inazione è chiaro. La Bussola strategica è una guida per l’azione», ha aggiunto Borrell. «Stabilisce un percorso ambizioso per la nostra politica di sicurezza e difesa per il prossimo decennio. Ci aiuterà ad affrontare le nostre responsabilità di sicurezza, di fronte ai nostri cittadini e al resto del mondo. Se non ora, quando?».