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Shanghai chiude tutte le scuole, lockdown per 9 milioni di persone nella città di Changchun. In un giorno i casi sono stati 1.100, dato inaccettabile per la politica della Tolleranza Zero. Ora la preoccupazione è per Hong Kong (30 mila contagi al giorno): una situazione simile nella Cina continentale «disintegrerebbe il sistema sanitario»

di Guido Santevecchi

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINO
La Cina è di fronte al peggior focolaio di Covid-19 dopo il disastro di Wuhan.

Oggi — venerdì 11 marzo — sono stati registrati 1.100 casi, il numero più alto in un solo giorno dal febbraio del 2020. Ancora la settimana scorsa il numero quotidiano delle infezioni era stabile e non superava il centinaio.

Neanche la politica della Tolleranza Zero riesce a spegnere del tutto la circolazione della variante Omicron.

I contagi sono stati individuati in 16 province. A Shanghai è stata disposta la chiusura di tutte le scuole. I nove milioni di abitanti della città di Changchun, nel nord-est del Paese, sono stati posti in lockdown: solo una persona per famiglia può uscire, una volta ogni due giorni.

I numeri cinesi sono ancora pochissimi, per una popolazione di 1,4 miliardi di persone. E una goccia, se si pensa alla situazione nel resto del mondo, in Corea del Sud per esempio sono stati scoperti 280 mila casi su una popolazione di 52 milioni di abitanti. (Anche in Italia i casi sono in risalita, come spiegato qui).

Ma la Cina continentale guarda con ansia alla situazione di Hong Kong, che nelle ultime settimane si è trasformata davvero nella nuova Wuhan: i contagi sono arrivati a 30 mila al giorno in una città di 7,2 milioni di abitanti. In totale in questa ondata sono stati censiti 550 mila casi e 3 mila morti (tra gennaio 2020 e gennaio 2022 i decessi erano stati solo 213). Secondo gli epidemiologi è l’effetto della scarsissima circolazione del virus a Hong Kong nei primi due anni della pandemia e della mancata vaccinazione della maggioranza degli anziani. Ora la bomba Omicron è esplosa e la city è stata investita in pieno.

Se succedesse nella Cina continentale, il sistema sanitario sarebbe disintegrato, dicono a Pechino. Per questo la politica Tolleranza Zero resta in vigore a tempo indeterminato.

 

Sorgente: Covid, in Cina il peggior focolaio di dopo il disastro di Wuhan- Corriere.it

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