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La BCA research, una società di ricerca conosciuta che fornisce consulenza al sistema bancario di mezzo mondo, per nome del suo capo ricercatore Peter Berezin ha prodotto una ricerca scioccante sul rischio di una apocalisse nucleare.

Il titolo di questo giornale è “Rising Risk Of A Nuclear Apocalypse“,  e Berezin scrive che “il rischio di Armageddon è aumentato drammaticamente” e ora questo evento ha una  una “probabilità del 10%, spiacevolmente alta” per i seguenti motivi:

  • se Putin sente di non avere un futuro, potrebbe provare a portare tutti giù con sé. Il crollo del rublo, e quello che sicuramente sarà un grave calo del tenore di vita in tutta la Russia, potrebbe fomentare l’opposizione interna a Putin. Un ritiro tranquillo non è un’opzione per lui;
  • sebbene ci sia un enorme margine di errore attorno a qualsiasi stima, soggettivamente, assegneremmo una probabilità del 10% ,spiacevolmente alta di una guerra nucleare globale che metta fine alla civiltà nei prossimi 12 mesi.

Potremmo parlare ironicamente di un bel colpo di ottimismo, o più semplicemente, e seriamente, di realismo, ma effettivamente siamo di fronte alla maggiore crisi mondiale militare dagli anni ’50 (crisi di Cuba) o dalla crisi del 1983 ,più pericolosa e meno conosciuta. Del resto la ricerca del termine “Armi nucleari russe” è ora alle stelle

Cosa fare in questo caso? Semplice: comprare azioni. Sembra incredibile, ma è così. Perché ovviamente domani e nei prossimi giorni la Borsa andrà a picco, ma i casi sono due:

  • o il mondo finisce, e quello che facciamo è perfettamente inutile, quindi farlo o non farlo è indifferente,
  • o il mondo non finisce ed allora l’investimento, nel medio termine, si rivelerà vincente.

Questo ricorda un episodio accaduto durante la crisi dei missili di Cuba: si era diffusa la voce che fossero stati lanciati dei missili nucleari contro New York. Allora un giovane trader cercò di vendere, senza riuscirci. Il suo capo, anziano, lo tranquillizza e lo lo chiama in ufficio. “Cosa faccio ora” “Siediti e beviamoci un bicchiere di Whisky. Quindi, dopo, scendi e compra”.

Ovviamente ora i valori toccheranno il minimo. Quindi o finisce tutto, e qualsiasi cosa succeda sparirà tutto, e l’unica cosa importante sarà il cibo in cantina, oppure non succederà nulla. In quel caso gli ottimisti avranno la meglio.

PS: se qualcuno si chiede il perché  dell’accenno al 1983 gli consiglio di leggere la storia del Colonnello Stanislav Petrov, l’uomo che nel 1983 salvò il mondo non segnalando un lancio missilistico dagli USA che, in realtà, era un errore del satellite.

Sorgente: C’è il 10% delle possibilità che il mondo finisca. Quindi…. sarebbe logico comprare azioni

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