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Si vede che l’esperienza del Covid ha fatto aumentare ancora di più l’amore per certa classe politica italiana verso i modelli cinesi. E così, dopo tracciamenti massicci della popolazione, lockdown e leggi liberticide, ora arriva un’altra misura che in Cina già è in atto da diverso tempo, stiamo parlando del cosiddetto “credito sociale”, ossia quella formula per cui se fai esattamente come impone lo Stato avrai dei vantaggi economici, se invece fai il cattivello saranno guai. Un po’ come le promesse e le punizioni impartite dalle mamme quando si è piccoli. In Cina, ad esempio, ai cittadini “disobbedienti” è stato impedito l’acquisto di voli aerei. E questo esperimento ora è in rampa di lancio in Emilia Romagna, e precisamente a Bologna. Cosa sta succedendo quindi? (Continua a leggere dopo la foto)È giusto premettere che il progetto di Bologna è ancora in fase sperimentale e verrà probabilmente reso disponibile a partire da questa estate. Si chiama “smart citizen wallet”, ossia “portafoglio del cittadino virtuoso”, come è stato definito dallo stesso Assessore all’Agenda Digitale Massimo Bugani, il quale ha anche specificato che “nessuno sarà costretto a partecipare, chi vuole darà il consenso scaricando e utilizzando un’apposita applicazione”. Con questa app i cittadini che saranno quindi valutati in base all’obbedienza all’amministrazione comunale di turno. E in base al proprio comportamento si riceveranno dei premi o delle punizioni. (Continua a leggere dopo la foto)

Sorgente: Bologna, arriva il credito sociale: cos’è e perché fa paura – Il Paragone

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