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Da oggi, 22 marzo, infermieri e medici ucraini che arrivano in Italia, potranno esercitare la professione ed essere reclutati dalle strutture sanitarie italiane.A stabilirlo il Decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21/03/2022, n. 67.L’articolo 34 del decreto (“Deroga alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie per medici ucraini”) prevede che «a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 4 marzo 2023, in deroga al regolamento del decreto del 1999, numero 394, e alle disposizioni del decreto del 2007, è consentito l’esercizio temporaneo della professione».La norma stabilisce che “E’ consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, in strutture sanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o socio sanitaria in base a qualifica conseguita all’estero regolata da direttive UE”.Le strutture sanitarie interessate possono procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti, muniti del Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati, con contratti a tempo determinato o con incarichi libero professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa, in deroga all’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Ancora, le strutture sanitarie, si precisa nel decreto, “forniscono alle regioni e alle province autonome, nonché ai relativi Ordini professionali, i nominativi dei professionisti sanitari reclutati ai sensi del presente articolo”.

Sorgente: Arriva la carica degli infermieri ucraini. Assunti in Italia, senza riconoscimento titolo – Infermieristicamente – Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche

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