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Stessi sintomi per due ucraini che partecipavano alla trattativa. Voci di “ricovero a Istanbul” per l’oligarca, il cui portavoce conferma il malessere. Kiev: “Forse attacco da chi voleva sabotare le trattative”

Ambasciator porta pena? Secondo il Wall Street Journal, l’oligarca russo Roman Abramovich e due negoziatori ucraini avrebbero sofferto di sintomi di avvelenamento durante le trattative di pace con la Russia. L’episodio sarebbe avvenuto a inizio mese, intorno al 4-5 marzo, e oltre al giornale finanziario americano, lo conferma anche il sito investigativo di Bellingcat, che da anni oramai pubblica scoop sulla Russia di Putin: “È successo davvero a tre negoziatori, e uno di questi era Abramovich”. Il portavoce dell’oligarca russo ha confermato l’accaduto in serata.

Il Wsj non chiarisce la natura del presunto avvelenamento: potrebbe trattarsi di un attacco chimico, batteriologico oppure a base di radiazioni elettromagnetiche. Secondo Bellingcat si tratterebbe di un avvelenamento a base di non specificati agenti chimici, o al massimo mediante l’utilizzo di radiazioni microonde, e sarebbe avvenuto durante un tavolo di trattative dopo le 22 del 3 marzo in territorio ucraino, quando i negoziatori si sono ritirati nei loro appartamenti. Eppure, durante la giornata, Abramovich e gli altri avrebbero mangiato soltanto cioccolata confezionata e bevuto acqua, secondo Bellingcat, mentre una quarta persona presente non avrebbe riscontrato sintomi. Il giorno dopo, stranamente, ci sarebbero stati movimenti del team prima verso Leopoli e poi Instanbul.

 

 

I sintomi

Fatto sta che, sempre secondo il quotidiano americano, Abramovich e gli altri due negoziatori ucraini, tra cui il tartaro della Crimea Rustem Umerov, avrebbero sofferto a inizio mese di sintomi quali occhi arrossati e severamente irritati, e mani e volto spellati. Bellingcat sostiene che le dosi del presunto e ignoto veleno sarebbero state limitate, in modo “non da uccidere, ma soltanto spaventare i negoziatori”. Stando alla lettura del Wsj, i responsabili del presunto avvelenamento sarebbero i falchi del regime di Mosca che vorrebbero far deragliare i complicatissimi negoziati di pace tra Russia e Ucraina, che sono ripresi proprio oggi in Turchia. Dove tra l’altro, secondo un altro esperto di Ucraina come Michael Weiss, Abramovich “sarebbe stato ricoverato, per la precisione a Istanbul”, ma non sono chiare le attuali condizioni del tycoon russo.

La smentita

Bellingcat sostiene di aver pubblicato queste informazioni solo oggi, dopo l’articolo del Wall Street Journal, e non a inizio mese “per non mettere in pericolo la vita delle persone coinvolte”. I diretti interessati smentiscono l’accaduto. Il presidente ucraino Zelensky dice di non saperne nulla del presunto avvelenamento e anche Umerov ha subito scritto su Twitter: “Sto bene. È questa la mia risposta alle notizie non verificate che stanno circolando online e alle quali vi chiedo di non dare credito. C’è una guerra dell’informazione in corso. Statemi bene e Slava Ukraini!”.

 

 

I precedenti

Il presunto avvelenamento di Abramovich, Umerov e di un altro negoziatore ha ovviamente portato alla memoria vari casi simili che hanno implicato direttamente il Cremlino, come quello dell’oppositore Alexei Navalny in aereo, ma anche quelli delle ex spie russe nel Regno Unito, Alexander LitvinenkoSergej Skripal. Anche il ruolo negoziale di Abramovich sinora ha fatto molto discutere. L’oligarca russo molto vicino a Putin è stato defenestrato dal Regno Unito – che gli ha praticamente requisito la squadra del Chelsea campione del mondo – ma si è riciclato come negoziatore tra Russia e Ucraina. Secondo Zelensky, Abramovich è una figura molto importante in questo contesto e per questo ha chiesto di allentare le sanzioni europee contro di lui, mentre i suoi critici considerano questa metamorfosi dell’oligarca solo una scappatoia per rifarsi la reputazione mondiale.

Sorgente: Abramovich avvelenato durante i negoziati – la Repubblica

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