Ucraina: Milano in rialzo, Mosca vola. Sanzioni meno forti delle attese – Mondo – ANSA

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La Borsa di Milano apre in netto rialzo, dopo il tonfo di ieri per effetto dell’invasione della Russia in Ucraina.

Il primo indice Ftse Mib guadagna l’1,03% a 25.136 punti.

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La Borsa di Mosca vola in avvio di seduta, dopo il tonfo di ieri con l’invasione dell’Ucrania. L’indice Micex avanza del 9,87% a 2.261 punti. Sul fronte valutario il rublo si rafforza sul dollaro e sull’euro, dopo il crollo della vigilia. Al cambio attuale per un dollaro ci vogliono 83,66 rubli, dopo aver toccato ieri il minimo di 89,60. Nei confronti dell’euro, la divisa russa è scambiata a 93,50, dopo aver toccato ieri un minimo storico di 101,03.

Le Borse europee avviano la seduta in netto rialzo, dopo il tonfo della vigilia con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Gli investitori stanno valutando le sanzioni decise dalla comunità internazionale nei confronti della Russia, ritenute meno forti del previsto. Avvio di seduta in terreno positivo per Francoforte (+1,27%), Parigi (+0,78%), Londra (+1,02%) e Madrid (+0,54%)

L’attenzione degli investitori si sta concentrando sull’impatto delle sanzioni alla Russia. Fari puntati anche sulle materie prime con il prezzo del gas e del petrolio. In positivo i future dei principali listini del Vecchio continente mentre sono in calo quelli Usa.

La crisi Ucraina continua a spingere le quotazioni del petrolio che mostrano una nuova tendenza al rialzo seppure meno forte delle fiammate della vigilia. Il greggio Wti di riferimento guadagna l’ 1,92% e torna a salire verso i 95 dollari al barile a 94,54 dollari. Anche il Brent risale e passa di mano a 101,15 dollari al barile (+2,09%). Ieri il petrolio del Mare del Nord aveva raggiunto il prezzo di 105,79 dollari al barile record da agosto 2014; il Wti del Texas aveva raggiunto i 100 dollari.

Avvio di contrattazioni in calo per il gas in Europa, dopo il balzo della vigilia con i timori per l’impatto dell’invasione della Russia in Ucraina e le sanzioni della comunità internazionale a Mosca. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 16,6% a 112 euro al Mwh, rispetto ai 134 euro della chiusura di ieri.

Il prezzo del frumento è balzato ai massimi dal 2008 alla Borsa di Chicago sull’onda della crisi in Ucraina. Secondo i dati riportati dall’agenzia Bloomberg, il prezzo dei futures è aumentato fino a 9,60 dollari per bushel (staio) per poi ridiscendere lievemente.

Le Borse asiatiche chiudono in netto rialzo dopo il tonfo della vigilia con l’attacco della Russia in Ucraina. Gli investitori valutano l’impatto del conflitto a livello globale e le sanzioni della comunità internazionale alla Russia. Chiusura in netto rialzo per Tokyo (+1,95%). Sul mercato dei cambi lo yen prosegue la fase di rivalutazione sul dollaro a 115,20, ed è poco variato sull’euro a 129,20. A contrattazioni ancora in corso In rialzo anche Shanghai (+0,61%), Shenzhen (+1,26%), Seul (+1,06%), Mumbai (+2,62%). In controtendenza Hong Kong (-0,59%). I listini sono sostenuti dall’andamento del comparto tecnologico. Sul fronte

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