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Passa la modifica dello Statuto comunale, solo la Lega vota no alla cittadinanza onoraria. Il sindaco Lepore: “Ora le altre città seguano il nostro esempio”

BOLOGNA. Ius Soli a oltranza. Per essere solo una battaglia simbolica, si combatte molto a Palazzo d’Accursio per l’odg che modifica lo statuto comunale e rende cittadini bolognesi anche 11mila ragazzi che attualmente non possono essere cittadini italiani. Matteo Lepore aveva promesso lo Ius soli in campagna elettorale e presenta il documento che sancisce la svolta insieme a tutti i capigruppo di maggioranza. Nel pomeriggio in aula guadagna la non partecipazione al voto di Forza Italia e della lista civica Bologna Ci Piace, legata a Fabio Battistini. Solo Lega e Fdi restano sul no, fino al colpo di scena a notte, quando il partito di Giorgia Meloni decide di non partecipare al voto, per protesta per l’interruzione dell’analisi dei 100 odg presentati per fare ostruzionismo.
Finisce così con 26 sì, 8 non votanti, e 3 contrari, il solo gruppo della Lega. L’odg sullo Ius Soli passa, con la speranza espressa dal sindaco che Bologna possa fare da apripista al resto d’Italia. “Mi auguro molte altre città ci seguano e che lo stesso faccia il Parlamento italiano. È urgente più che mai ” aveva spiegato il sindaco in mattinata, presentando il documento nella sala Anziani del Comune. Per avere la cittadinanza basterà essere giovani stranieri residenti a Bologna – oggi sono 11.623 – e aver svolto un ciclo di istruzione sotto le Torri. I ragazzi che saranno cittadini di Bologna prima ancora che diventare cittadini italiani, diventeranno inoltre tutti cittadini onorari, e avranno una festa per celebrare l’evento: il 20 novembre, giornata internazionale dei diritti all’infanzia e all’adolescenza, quando i ragazzi riceveranno l’atto dalle mani del sindaco, davanti a compagni di scuola, agli insegnanti e alle loro famiglie.
Verranno istituite anche altre cerimonie pubbliche, per tutti coloro che acquisiranno la cittadinanza italiana, dove il sindaco o un suo delegato consegneranno in dono una copia dello statuto comunale e un “kit di Cittadinanza”. Infine, verrà attivata una rete con altri Comuni per sollecitare il Parlamento ad approvare quanto prima una nuova legge sulla cittadinanza italiana.
“Abbiamo i numeri per approvare lo Ius soli come centrosinistra, ma proponiamo questo testo a tutta la città” ha detto Lepore in conferenza stampa, mentre ad ascoltarlo spuntano anche diversi esponenti dell’opposizione. L’invito non viene però raccolto da nessuno. “Questo odg non cambia nulla. È solo simbolico, e quando la Lega andrà al governo lo Ius soli non vedrà mai la luce” dice il leghista Marco di Benedetto. Annuncia 100 odg contrari Stefano Cavedagna, di Fratelli d’Italia, subito gelato da Lepore: “Cento odg? Non è un modo per discutere, ma per non dire nulla”.
Proprio per protesta sulla mancata discussione degli odg il partito di Meloni decide alla fine di non partecipare al voto, come Fi e la lista Bologna Ci Piace. Vota no solo la Lega. Il sindaco porta così a casa la sua “giornata storica”, come la descrive durante il suo saluto allo Iaad, l’Università del Design di via Barozzi, dove si apre questa settimana il Design workshop chiamato a elaborare il progetto di un evento pubblico (il Diversity Media Awards del 24 maggio), dove tutti possano sentirsi inclusi, a prescidenere dalle origini, dal colore della pelle, dall’orientamento sessuale. Accanto a Lepore, davanti a studenti e creativi italiani e stranieri, anche la vicesindaca Emily Clancy, che chiama i designer a immaginare una città dove costruire, ciascuno, la propria identità.

Sorgente: Sì allo Ius Soli, 11mila ragazzi diventeranno cittadini bolognesi – la Repubblica

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