0 4 minuti 2 anni

Roma, 26 febbraio 2022, Nena News – Con una proroga di tre mesi, la Missione dell’Unione Africana in Somalia (AMISOM) continua per il 14esimo anno il suo mandato nel Paese africano senza però alcuna prospettiva di modernizzazione.

Nonostante i risultati contrastanti, l’AMISOM è essenziale per mantenere una certa stabilità in Somalia. Un ritiro frettoloso incoraggerebbe l’insurrezione islamista di al-Shabaab e potrebbe far precipitare di nuovo il Paese nel caos.

Ma i donatori sono sempre più riluttanti a finanziare una missione che negli ultimi anni ha fatto pochi progressi contro i militanti. I partner dell’AMISOM dovrebbero dunque utilizzare la proroga per elaborare un piano di riconfigurazione per far fronte alle carenze e incoraggiare la riconciliazione tra Mogadiscio e i suoi avversari interni.

L’AMISOM opera in Somalia principalmente per proteggere il governo federale di Mogadiscio dall’insurrezione islamista di al-Shabaab. Nei suoi primi anni, la missione ha eliminato la presenza di al-Shabaab dai centri urbani chiave, creando spazio per le élite somale di costruire istituzioni e un sistema politico democratico.

Oggi AMISOM intraprende meno offensive e agisce maggiormente come forza di tenuta poiché l’esercito somalo, debole e lacerato dalle divisioni, non è in grado di mantenere le aree riconquistate.

La politica somala è una parte preponderante del problema, con le controversie tra Mogadiscio e le unità subnazionali note come Federal Member States.

E’ necessario dunque un lavoro diplomatico verso un compromesso che preveda un piano AMISOM riconfigurato Ciò fornirebbe spazio alla missione per portare la Somalia attraverso un intero mandato presidenziale e il ciclo elettorale successivo, dando ai leader il tempo di attuare le riforme necessarie.

La priorità assoluta dovrebbe essere il rafforzamento dei legami tra il governo federale della Somalia e gli Stati membri, che minano gli sforzi per costruire un esercito nazionale efficace. La riconciliazione e il regolare impegno tra queste sfere di influenza sono essenziali per compiere progressi su una costituzione provvisoria.

Le relazioni tra l’amministrazione somala e l’AMISOM sono state difficili, a volte riflettendo una più ampia animosità tra il governo federale e l’Unione Africana.

L’AMISOM non è l’unico attore di sicurezza esterna in Somalia. L’Etiopia schiera truppe bilateralmente, oltre a quelle che mantiene all’interno dell’AMISOM. Il suo governo sostiene l’amministrazione del presidente Mohamed Abdullahi Mohamed. Allo stesso modo, il Kenya schiera forze al di fuori del comando della missione. Forniscono supporto e formazione alle forze somale, anche Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea e Turchia.

Mentre l’AMISOM è riuscita a liberare le città dai militanti di al-Shabaab, questi ultimi dominano ancora la maggior parte delle zone rurali della Somalia centro-meridionale.

Al-Shabaab ha notevoli capacità di intelligence che negli ultimi anni gli hanno permesso di reinfiltrarsi gradualmente nei centri urbani. Il governo somalo ha delineato un trasferimento graduale della responsabilità della sicurezza dalle truppe dell’AMISOM alle forze nazionali nel Somali Transition Plan. Rimane difficile il mantenimento della linea contro al-Shabaab. Nena News

Sorgente: FOCUS ON AFRICA. Somalia: le perplessità sull’AMISOM

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20