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Siamo tutti stanchi, esausti di questo biennio di battaglia contro il covid. E nessuno ha più energia, fisica e morale, per tollerare la stupidità no vax.

In tanti ci siamo fatti il covid, qualcuno ci ha lasciato le penne o ha seppellito i propri cari; in non pochi portano ancora addosso i segni lasciati dalla bestia. Ci siamo vaccinati una, due, tre volte; nessuno si è divertito a farlo, tutti hanno offerto l’omero all’infermiere con almeno un pizzico – magari fugace e represso – di apprensione.

Ci siamo messi in faccia per mesi un assurdo pannolino, ci siamo fregati le mani con melasse alcoliche di ogni genere. Abbiamo assistito i nostri figli nella dad, ce ne siamo stati tappati in casa, abbiamo visto le nostre aziende chiudere o avvicinarsi al fallimento. Ancora oggi non sappiamo quando e come ne usciremo. Ma sappiamo che ne usciremo, e teniamo duro.

Abbiamo combattuto il nostro pezzettino di guerra, i più in silenzio, con obbedienza, fidandoci dello Stato e delle sue istituzioni.

Sappiamo di non avere le conoscenze, né il ruolo nella società, né le risorse per escogitare ed attuare una strategia autonoma di difesa dal virus. Che siamo entrati in questa tragedia come genere umano, e solo come genere umano possiamo uscirne. Sappiamo che in questi frangenti occorre stare uniti, che gli errori di chi governa sono non solo possibili ma inevitabili, che nessuno ha la verità in tasca.

Siamo consapevoli di quale straordinario sforzo collettivo abbia consentito all’intelligenza dell’uomo di uscire dalla superstizione, di approdare al metodo scientifico e di migliorare in modo così stupefacente, grazie alla ricerca e alla medicina, la qualità della nostra vita. Sappiamo che i vaccini di oggi sono il frutto di quell’ingegno e che saranno ricordati come una delle più strepitose conquiste della scienza moderna.

Adesso non vi sopportiamo più. Non abbiamo veramente più un briciolo di umana comprensione per la minoranza di imbecilli che si impalcano a premi nobel, che prevaricano la ragionevolezza e la disciplina dei più per imporre la stupidità e l’egoismo di pochi.

Quel che più ci disgusta è la vostra pretesa di argomentare e dimostrare inesistenti ragioni, sono i vostri luoghi comuni infantili, le assurde ipotesi di complotto, le teorie parascientifiche che sarebbero pittoresche se non fossero omicide, il sabotaggio del sapere scientifico travestito da filosofia.

Davanti all’interminabile conto dei morti non abbiamo più pazienza, più tolleranza, più condiscendenza.

Il nostro istinto ci direbbe di odiarvi. Di addebitarvi gli orrendi costi presenti e futuri di questo flagello. Di considerarvi nemici, fedeli alleati del virus, untori, streghe da bruciare sul rogo.

E invece, nonostante tutto questo, l’ultima goccia di raziocinio e benevolenza che ci resta la investiremo per continuare a sopportare la vostra ottusità e la vostra inciviltà. Ci caricheremo anche la vostra parte di responsabilità per il bene comune, ci metteremo noi la solidarietà umana che ci avete negato, il buonsenso che avete seppellito sotto il vostro pregiudizio oscurantista.

In questo si misura la grandezza dell’uomo moderno, dell’Enea che si prende sulle spalle il padre Anchise: nel farsi carico anche di chi non ce la fa, di chi non ci arriva. Vinceremo questa battaglia anche per voi, vi salveremo la vita. E neppure ci avrete detto un mezzo grazie.

Sorgente: Tollerare i no vax? | Politica per Jedi

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