0 5 minuti 2 anni

(Roma 6 dicembre 2021)

Di seguito sotto riportato il comunicato che abbiamo emesso il 3 dicembre. Rispetto ad esso la principale novità proviene dal nuovo governo tedesco in via di insediamento che, avendo i Verdi in maggioranza, è – per quello che riferisce la stampa – indisponibile a votare sulla sostenibilità del nucleare e del gas nell’atto delegato della Commissione UE, sulla tassonomia UE. Tale provvedimento deve articolare, relativamente all’aspetto climatico, il regolamento 2020/852: ma Consiglio europeo e soprattutto Parlamento europeo possono opporsi. Sembra quindi che la decisione della Commissione UE, prevista per il 7 dicembre, slitti in attesa che si creino nuovi equilibri e compromessi tra le potenze guida dell’Europa post Merkel. Questo dà tempo anche a noi, ecopacifisti di movimento, di organizzarci meglio e di sensibilizzare in modo ampio l’opinione pubblica.

Ci mobilitiamo quindi perché la maggioranza antinucleare del Parlamento europeo possa farsi valere e non soggiaccia allo scambio indecente tra il SI al nucleare, voluto soprattutto dallo Stato atomico francese, e il SI al gas, sponsorizzato dal governo italiano sotto influenza ENI (e che può comunque tentare Berlino, fresca fresca di Nord Stream2. Non è automatico il mettere insieme la chiusura delle centrali nucleari all’interno e una posizione rigidamente antinucleare a livello europeo).

Il nostro atteggiamento di ecopacifisti italiani ovviamente non cambia. Continuiamo a insistere perché il governo italiano la faccia finita con le sue ambiguità e prenda una posizione chiara nel rispetto dei referendum antinucleari cui è vincolato. Per questo proseguiamo con la nostra iniziativa della Tenda antinucleare davanti al MITE. Se Roberto Cingolani è convinto della bontà del nucleare di IV Generazione e crede alla favola della fusione nucleare, liberissimo di farlo come privato cittadino, ma non come ministro della Repubblica italiana!

Nell’incontro online svoltosi il 5 dicembre, in cui Alfonso NavarraEnnio CabidduGiuseppe Farinella, e Keivan Motavalli hanno interloquito con Massimo ScaliaVittorio Bardi e Fabio Amato, è emersa la necessità, scendendo in piazza, di collegare la “battaglia europea” sulla tassonomia con l’impegno a intervenire su PNNR e bilancio italiani perché sviluppino politiche più coerenti con le intenzioni proclamate di un “Green New Deal”.

Non possiamo accettare che il governo italiano sembri deciso a non toccare neanche un euro dei finanziamenti pubblici a favore dei fossili (e dell’energia nucleare che è anche essa fossile)!

(Roma 3 dicembre 2021)

Secondo il Fatto quotidiano del 3 dicembre 2021 in un articolo a firma Marco Palombi, ” il governo dice sì al nucleare (poi tocca al gas)“. Questo nel titolo. Si sta parlando di “parere favorevole all’inserimento del nucleare nella cosiddetta tassonomia europea delle tecnologie adatte a garantire la neutralità climatica “.
In questo modo si farebbe ” felice la Francia ormai super-alleata“.
Per quanto riguarda il gas l’articolo ritiene che l’esecutivo appoggi l’Eni sottolineando la presenza di Di Maio accanto De Scalzi : l’ad del nostro ente idrocarburifero  proclama che le rinnovabili hanno dei limiti e che un ruolo centrale va dato all’idrogeno prodotto anche da fonti fossili.

L’atto delegato della Commissione UE sulla tassonomia è una partita non chiusa (il nuovo governo tedesco si opporrà al tandem franco-italiano ma il problema è un eventuale compromesso per la gestione complessiva dell’Europa) ma che si risolverà nei prossimi mesi.

Noi ecopacifisti (in particolare Disarmisti esigenti, WILPF Italia e partners), non dormiamo affatto e diamo appuntamento alla Tenda antinucleare delle cittadine e dei cittadini davanti al MITE in via Cristoforo Colombo a Roma. Si tratta insieme di un festival delle analisi, delle idee e delle proposte e di un presidio fisico dalle ore 17 alle ore 19 con gazebo davanti al Ministero della Transizione ecologica dal 1 al 7 dicembre.

Il 1 dicembre abbiamo lanciato la nostra iniziativa con Moni Ovadia in videoconferenza dallo SCUP di Roma, un centro sociale occupato sotto sfratto.

Questo governo deve rendersi conto che chi difende i referendum antinucleari e per i beni comuni in nome e per conto del popolo italiano è ancora in campo ed è intenzionato a sbarrargli la strada, in Italia e in Europa.

Su un punto è bene che siamo chiarissimi e non diamo adito ad equivoci:  la modalità con cui avvengono le nostre manifestazioni è nel rispetto delle norme di prevenzione antiCovid vigenti nel nostro Paese: quindi mascherine, distanziamento e green pass (o certificato di tampone valido).

Bisogna telefonare e prenotare agli organizzatori perché al presidio del 4 e del 5 dicembre possiamo essere in cinque persone e al presidio del 6 dicembre possiamo radunarci in massimo settanta persone.

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20