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Le Figaro si è infiltrato nel sito rencontre-ados.net. Creato nel 2006, ha avuto più di 1,8 milioni di nuovi abbonati negli ultimi quattro anni (Le Figaro)

di Rmma Confrere

PARIGI – Nell’adolescenza, i giovani cercano di fare nuovi incontri, di trovare degli amici o degli amori, e non esitano a flirtare con il pericolo. Al contrario dei tradizionali Meetic o Tinder, decine di siti si rivolgono esclusivamente agli internauti dai 13 ai 25 anni: rencontre-ado.com, adotolerant.fr o nodaron.fr, ecc. “Alcuni ci vanno per mettersi alla prova, altri per mettersi paura, ma non è sicuramente un posto da consigliare ai giovani”, avverte Justine Atlan, direttrice generale dell’associazione e-Enfance. Soprattutto, è molto comune l'”usurpazione” dell’età, con uomini molto più grandi che si iscrivono per rimorchiare persone più giovani.

Per averne la certezza, Le Figaro si è infiltrato nel sito che appare per primo nei risultati di ricerca: rencontre-ados.net, creato nel 2006. Dopo aver inserito un nome, un’e-mail, una password e aver definito il tuo sesso e la tua data di nascita, devi rispondere a un questionario sul tuo aspetto: altezza, corporatura, colore dei capelli, colore degli occhi, se hai figli, se fumi o bevi alcolici. Tutto è vagliato, eccetto che non sono richiesti controlli dell’età o dell’identità. Emma, 13 anni, è ora pronta a incontrare nuove persone.

 

 

Il moderatore è inesistente

Non ci sono foto sul profilo, ma le richieste di amicizia piovono a decine. Tra loro ci sono giovani dai 15 ai 20 anni passati, o almeno che si dichiarano tali. Uno di loro attira la nostra l’attenzione. È Alex, 25 anni, che sembra più vecchio nelle sue foto. “Mi piacciono le ragazze giovani, sono falsamente innocenti, ma non è necessariamente una preferenza, è solo una fantasia”, dice nel nostro scambio. Va subito al cuore della questione: “Mi piace una ragazza docile, per esempio. Birichina”. Emma gli ricorda che ha 13 anni. Ne è consapevole e arriva a dire che non è “molto legale”. Preferisce rimanere cauto sulle sue attività professionali, ma alla fine ammette di avere 38 anni. Della cinquantina di discussioni con altri profili sul sito, tre quarti dei “giovani” fanno riferimento al sesso.

Negli ultimi quattro anni, il sito ha avuto più di 1,8 milioni di nuovi iscritti e 200.000 di loro sono stati attivi nelle ultime due settimane. Sarebbero necessari molti moderatori per controllare la piattaforma, ma se ne occupano solo sei volontari, che ci lavorano nel tempo libero. Tra questi c’è il belga Thomas Mester, il fondatore di rencontre-ados.net. Web developer, ha lanciato il sito quando aveva 16 anni, ora ne ha 31. “Per fare il moderatore, chiediamo una lettera di motivazione, ma è un lavoro molto pesante. Non capisco nemmeno perché lo facciano”, dice. Ogni mese guadagna 2.000 euro con la pubblicità, non abbastanza per assumere moderatori a tempo pieno. “Diciamo che mi serve a arrotondare”, dice Thomas Mester.

 

Libero sfogo all’attività criminale

Quattro anni fa, il fondatore ha cercato di impostare un sistema in cui gli utenti non possano fare amicizia con chi abbia più di cinque anni di differenza. “Ho ricevuto molti messaggi di utenti che minacciavano di andarsene sui siti della concorrenza”, dice. Thomas Mester ha quindi abbandonato l’idea di questo criterio di selezione, per evitare la diserzione degli utenti e il rischio di dover chiudere il suo sito.

Così i predatori hanno campo libero per le loro attività criminali… “Abbiamo scoperto un pedofilo e lo abbiamo bandito a vita dal sito. Ci sono state due denunce contro di lui, ma continua a tornare sotto pseudonimi diversi”, dice il creatore del sito. Per lui, rencontre-ados.net è solo una piattaforma di scambi, come Facebook o Instagram. “Se ci sarà un problema, sarà sulla strada o su altri siti. I genitori hanno ragione di essere preoccupati che i loro figli possano entrare in contatto con i pedofili”, ammette in modo sconcertante.

Laurent Bayon, avvocato del foro di Parigi, ricorda che la corruzione di minori via internet è punibile con sette anni di reclusione e 100.000 euro di multa. “Il solo fatto di inviare messaggi erotici che cercano di pervertire la sessualità di un minore è un reato”, dice. “Sono informazioni che bisognerebbe pubblicare su questo tipo di siti, così le persone non potrebbero giustificarsi per le loro azioni e le vittime sarebbero consapevoli dei loro diritti”. Secondo l’avvocato Bayon, è necessaria una regolamentazione più rigida che costringa questi siti a verificare l’identità dei loro utenti.
(Copyright Le Figaro/Lena-Leading European Newspaper Alliance. Traduzione di Luis E. Moriones)

 

 

 

Sorgente: Senza rete tra i predatori sessuali. Il mondo oscuro dei siti d’incontri per adolescenti – la Repubblica

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