0 3 minuti 2 anni

Fumata nera sull’energia. La Commissione europea ha rinviato alla settimana prossima la presentazione – prevista per oggi – del pacchetto di misure per consentire ai governi Ue di contrastare il caro bollette e proteggere i consumatori più vulnerabili. A pesare sul rinvio del dossier, che l’esecutivo Ue promette da settimane, sono le diverse soluzioni avanzate dai Paesi membri e anche dagli stessi commissari europei, divisi tra loro su come contrastare l’aumento dei prezzi e le difficoltà nell’approvvigionamento.

Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, ieri ha espresso il suo cauto sostegno alla proposta francese di catalogare l’energia nucleare tra le fonti energetiche “green” e dunque di renderla destinataria di fondi europei. Rispondendo ad una domanda al suo arrivo a Lussemburgo, dove si sono dati appuntamento i ministri dell’Economia per una due giorni di riunioni, il vice di Ursula von der Leyen ha ricordato che “sul nucleare ci sono stati diversi studi” e dunque “la Commissione sta riflettendo” sui risultati delle analisi. “In ogni caso penso che sia molto importante – ha aggiunto – riconoscere il ruolo del nucleare, quale fonte di energia a basse emissioni, nel nostro mix energetico e nei nostri sforzi per la decarbonizzazione”.

Una posizione che appare lontana da quella espressa da un altro commissario, l’ex premier italiano Paolo Gentiloni. Il titolare del dicastero Ue all’Economia ha infatti messo in chiaro che “le soluzioni” al tema del caro bollette “devono essere temporanee, coordinate e mirate”. Un identikit delle misure da prendere che mal si concilia con le caratteristiche delle centrali nucleari, la cui costruzione e messa in funzione richiede almeno cinque anni. I programmi Ue per fronteggiare la crisi del mercato energetico, inoltre, “non devono mettere in dubbio la transizione climatica perché il Green deal è parte importante della soluzione, non il problema”. In altre parole, il sistema Ets e il pacchetto Fit for 55, presentato a luglio dalla Commissione con l’obiettivo di ridurre le emissioni nei prossimi dieci anni, non si toccano.

Sorgente: L’energia spacca l’Ue: ecco perché Bruxelles ha rinviato le misure contro gli aumenti

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20