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Il  negoziatore iraniano domenica ha riferito progressi sull’agenda dei colloqui con le potenze globali sul suo programma nucleare, poiché la Gran Bretagna ha affermato che i negoziati di Vienna sono “l’ultima possibilità” per  Teheran .

I colloqui sono ripresi giovedì per cercare di rilanciare l’accordo del 2015 tra l’Iran e altre nazioni, da cui gli Stati Uniti si sono ritirati grazie a  Donald Trump nel 2018.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto pronto a tornare all’accordo, ma i funzionari statunitensi hanno accusato l’Iran di aver fatto marcia indietro sui progressi compiuti nei colloqui all’inizio di quest’anno e di aver preso tempo.

I funzionari iraniani sostengono di essere seriamente intenzionati a impegnarsi nei colloqui.

“Le due parti sono sul punto di mettersi d’accordo sulle questioni che dovrebbero essere all’ordine del giorno”, ha detto all’agenzia di stampa ufficiale Irna il capo negoziatore di Teheran Ali Bagheri.

“E’ un’evoluzione positiva e importante perché, all’inizio, non erano nemmeno d’accordo sulle questioni da trattare”.

Le suddette dichiarazioni  sono arrivati ​​quando  al  G7  è stato ribadito che il tempo per l’Iran stava per scadere per concordare un accordo.

Il ministro degli Esteri Liz Truss, dalla Gran Bretagna ospite del G7, ha affermato che i colloqui di Vienna sono stati “l’ultima possibilità della repubblica islamica di venire al tavolo dei negoziati con una seria risoluzione”.

E’  la prima volta che un firmatario dell’accordo da’  un ultimatum per i colloqui.

L’accordo del 2015 mirava a impedire all’Iran di sviluppare una bomba atomica, obiettivo che Teheran ha sempre negato. L’accordo ha assicurato l’alleggerimento delle sanzioni in cambio di restrizioni severe sul programma nucleare iraniano, che è stato posto sotto un ampio monitoraggio delle Nazioni Unite.

Secondo Bagheri, la nuova amministrazione al potere in Iran da giugno, guidata dal presidente ultraconservatore Ebrahim Raisi, ha sollevato ulteriori punti rispetto a quelli negoziati dai suoi predecessori riformisti.

L’Iran vuole la revoca di tutte le sanzioni statunitensi imposte dopo il ritiro di Trump, ma l’amministrazione Biden ha affermato che negozierà solo le misure adottate da Trump sul programma nucleare, non le misure imposte su altre preoccupazioni come i diritti umani.

Teheran ha presentato ai colloqui due testi, uno sulle sanzioni e l’altro sulla sua attività nucleare.

“Con le altre parti ricapitoliamo insieme (i punti da discutere) in modo che le divergenze possano essere risolte e l’agenda stabilita in un quadro definitivo”, ha detto Bagheri.

Sorgente: L’Iran vede progressi nei colloqui sul nucleare

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