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Il premier alla conferenza stampa di fine anno: “Questo esecutivo ha fatto molto di più di quel che era stato chiamato a fare”. Sul Covid: “Omicron apre nuova fase della pandemia. Priorità terza dose”

(guarda il video cliccando il link in fondo all’articolo)

Prima un ringraziamento ai giornalisti “per tutto ciò che fate per la democrazia e per la libertà” e un grazie speciale alla stampa parlamentare “per il lavoro svolto quest’anno”. Poi subito un intervento sul Covid: “L’arrivo della variante Omicron, più contagiosa, ha aperto nuova fase della pandemia”, ha detto il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa di fine anno. Domani ci sarà la cabina regia e il presidented el Consiglio scandisce con la voce un concetto che ripete da mesi: “I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e a fare la terza dose. Questa è la priorita’. Il vaccino funziona molto bene anche contro le varianti”. Rispondendo poi a una domanda sull’operato del suo governo e la partita quirinalizia, il premier chiarisce: “Abbiamo conseguito tre grandi risultati. Abbiamo reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui. Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà (alla guida, ndr): l’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, ed è la più ampia possibile. E’ una maggioranza che voglio ringraziare molto”.

Il governo Draghi

Draghi ha ricordato che questo governo è nato su chiamata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Questo esecutivo ha fatto molto di quel che era stato chiamato a fare. Fondamentale è stato il sostegno delle forze politiche. I miei destini personali non contano assolutamente niente. Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell’altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni”. Il merito degli elogi all’Italia “è merito degli italiani – ha aggiunto Draghi – L’aumento di credibilità del Paese può essere un moltiplicatore psicologico dell’azione di governo e del Pnrr. Porta una grande responsabilità. Occorre dimostrare che la fiducia data dall’Europa all’Italia è stata ben riposta”. Poi la precisazione, sorridendo: “Le domande sul mio futuro? Non è che non mi piacciono, è che non ho risposte. L’importante è vivere il presente. Questo governo ha lavorato sul presente, senza chiedersi cosa c’è nel futuro”.

Covid, Omicron e terza dose

Mario Draghi ha insistito più volte sull’importanza dei vaccini, soprattutto ora con la variante Omicron che avanza e spaventa l’Europa e il resto del mondo. “Oggi circa l’80% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, è una proporzione più alta di Gran Bretagna, Francia e Germania. Abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi e raggiungo tre quarti della popolazione che può riceverla. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, oggi è questa la priorità”, ha ribadito.

Domani c’è la cabina di regia, sono attese nuove restrizioni per contrastare l’aumento dei contagi. “Ho detto più volte che dobbiamo difendere una normalità raggiunta: significa niente chiusure, scuola in presenza, una socialità soddisfacente. Per farlo, però, dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili, di questo discuteremo nella cabina di regia di domani. Di fronte all’alta contagiosità di Omicron – ha aggiunto – dobbiamo capire cosa si può fare per rallentarne la diffusione.

Mascherine all’aperto? “Già oggi sono previste in caso di grandi assembramenti all’aperto, devono essere le Ffp2”. Spesso però non vengo utilizzate “basta vedere le immagini di una partita di calcio”, ha commentato Draghi. Che poi ha passato in rassegna tutte le misure possibili che potranno essere prese in considerazione domani: “Il consenso sull’uso delle mascherine all’aperto, sull’uso di mascherine Ffp2, su che tipo di tamponi fare, credo che lì ci sia molta apertura, ne discuteremo. Bisogna prendere tutte le precauzioni possibili. Ma ogni decisione è guidata dai dati, non dalla politica”, ha precisato il presidente del Consiglio. Di sicuro, “si discuterà della riduzione dei tempi di validità del Green Pass” che, ne è convinto Draghi, “è diventato uno strumento di libertà”. E non è esclusa l’ipotesi “dell’applicazione del tampone” per i vaccinati. Che ha spiegato così: “C’è un periodo del Green Pass, in cui la protezione della prima e seconda dose decresce rapidamente e la terza dose non è stata ancora fatta. In questo periodo può essere utile fare un tampone, per capire se si è positivi. Sono sistemi per poter cercare di rallentare la diffusione del virus”.

L’obbligo vaccinale, comunque, resta sempre sullo sfondo, ha detto Draghi. “E’ stato già esteso ad alcune categoria, potrebbe esserci un’ulteriore estensione se i dati sulla diffusione continuano a crescere”.

Manovra, affanno nella fase finale ma non è la prima volta

La legge di bilancio? “Indubbiamente c’è stato molto affanno nella fase finale della discussione sulla manovra. E’ successo anche negli anni passati. Questa manovra è stata accompagnata da un lungo confronto politico” – ha commentato Draghi – Dopo il confronto sugli 8 miliardi c’è stato un altro confronto nella cabina di regia e poi nel Consiglio dei ministri. Il periodo di dialogo con le forze politiche non è stato compresso nella fase iniziale”, ha sottolineato il presidente del Consiglio ricordando come il governo ha ricevuto tutti i presidenti dei gruppi parlamentari. “Non sono mancate le occasioni per il confronto. C’è stato molto affanno dovuto alle scadenze che il Pnrr ha imposto nel mese di dicembre. Senza l’apporto delle forze politiche non saremmo riusciti ad arrivare in tempo”.

Tim: punto fisso tutela occupazione, rete, tecnologia

“Il punto fisso dell’azione di governo” su Tim “è la tutela di questi tre aspetti che ho detto subito, l’occupazione, l’infrastruttura, cioè la rete, la tecnologia. Dobbiamo vedere cosa sta succedendo, ancora non è chiaro ma la configurazione societaria che verrà creata o a cui si perverrà dovrà permettere il raggiungimento di questi obiettivi – le parole di Draghi in conferenza stampa – Oggi non c’è una strada predeterminata, il governo non è in condizione di dire come fare” ma una situazione “in rapida evoluzione” e “una serie di negoziati” in corso tra Cdp, Vivendi e “nuove idee quasi ogni settimana”.

 

Sorgente: Covid, Draghi: “Il governo avanti indipendentemente da chi ci sarà. Sono un nonno al servizio delle istituzioni” – la Repubblica

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