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L’Antidiplomatico è anche su Telegram. Clicca qui per entrare nel nostro canale e rimanere aggiornato “Pretendere la solidarietà sociale da chi ha meno di dodici anni rasenta l’ideologia e il fanatismo. Il vaccino non va fatto ai bambini per impedirgli di contagiare gli adulti, ma solo se sono fragili di loro”. E’ chiaro, molto chiaro, Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive, in un’intervista rilasciata oggi a Libero Quotidiano per quel che riguarda i vaccini ai bambini (5-11 anni).E ancora: “il punto è sempre il calcolo tra rischi e benefici. Qualsiasi farmaco può dare effetti collaterali, la strategia corretta è evitare il rischio quando, anche se basso, non è indispensabile. Se un bambino ha già di suo delle altre patologie gravi, conviene vaccinarlo, per proteggerlo da un virus che, associato ad altre malattie, può rivelarsi grave. Se invece è sano, non vedo necessità di vaccinarlo. Almeno data la situazione odierna, poi le cose possono sempre cambiare. Quanto al rischio di miocarditi, i casi sono rari e la miocardite a un bambino può venire anche a seguito di un long-Covid”.

Sorgente: Vaia (Spallanzani): “Vaccinare i bambini per proteggere gli anziani? Rasenta l’ideologia e il fanatismo” – Emergenza Covid – L’Antidiplomatico

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