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DALL’INVIATO AD AOSTA. Ha solo una mascherina bianca per difendersi. E adesso, quest’infermiera triste si mette le mani davanti agli occhi. «Non lo so. Non lo so davvero. Non riesco a capire come possa essere successo. Abbiamo usato tutta la cura possibile e rispettato i protocolli. Ma non è bastato». C’è da sperare che questa casetta bassa, dietro al centro di Aosta, non assomigli al futuro d’Italia. Qui le Rsa vengono chiamate micro comunità. Nella struttura di via Saint-Martin de Corléans, gestita dal Comune, erano ospitate tredici persone anziane non autosufficienti, dodici di loro si sono ammalate di Covid, una è morta: si chiamava Ilda Rosset, aveva ottant’anni e l’Alzheimer, è morta dopo sette giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale Parini.«Mia madre era fragile, ma proprio per questo pensavamo che in quella Rsa fosse protetta. Non si meritava questo peso aggiuntivo di dolore. Questa solitudine». La figlia si chiama Virginia Faraco, ha ricevuto una telefonata la sera di venerdì 5 novembre. «Mi hanno detto che avevano ricoverato mamma nel reparto di malattie infettive. Era già molto grave. Io non la toccavo da due anni. Me la facevano vedere da dietro una finestrella o nella stanza degli abbracci, deformata dalla plastica che ci separava. Ho detto, ma come, Covid? Mamma era vaccinata, avevo firmato io il consenso. Non ho potuto nemmeno salutarla. L’ultima telefonata è arrivata alle 6 e 10 di mattina di venerdì 12 novembre. Mi hanno detto che era morta».I numeri sono i seguenti: i tredici ospiti erano stati tutti vaccinati con doppia dose Pfizer, dei dodici malati tutti tranne tre sono finiti in ospedale. Anche gli undici operatori della struttura erano vaccinati: 5 di loro si sono ammalati. Nessuno aveva ricevuto la terza dose. «Purtroppo la nostra regione è molto indietro con la somministrazione del richiamo», dice l’assessora alle politiche sociali di Aosta Clotilde Forcellati. «È molto triste quanto è accaduto. Le possibilità sono solo due. O un operatore asintomatico ha portato il virus all’interno della struttura. O un parente in visita ha contagiato un ospite, che a sua volta ha contagiato gli altri. Non è mai bella la caccia all’untore, non mi piace. Ma è ovvio che sia importante capire quello che è successo per evitare che succeda ancora. Nel frattempo, aspettando la terza dose, abbiamo deciso di vietare le visite dei parenti nelle Rsa di tutta la Valle d’Aosta fino al 13 dicembre».

Sorgente: Nelle Rsa torna la paura del Covid: tutti positivi e una vittima ad Aosta, 5 morti ad Ancona – La Stampa

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