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Èscontro sindacati-viale Trastevere sulle misure per la scuola contenute nella legge di bilancio. L’incontro con le rappresentanze sindacali, convocato dal Ministro Patrizio Bianchi per oggi pomeriggio, si preannuncia al cardiopalma. Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda non ci saranno. Lo stato di agitazione indetto da queste organizzazioni nella giornata di ieri l’altro si pone come preludio di sciopero, il primo contro il governo Draghi. Parla di «scuola umiliata» la Fc Cgil guidata da Francesco Sinopoli. «Ci sono tutte le condizioni per la mobilitazione generale delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola», chiarisce in una nota. «Il testo della legge – prosegue – contiene un’inedita congerie di errori, omissioni e peregrine considerazioni a carico del personale che il Ministro e il governo dovrebbero subito deprecare e cancellare». Stessa linea di Pino Turi, segretario generale di Uil Scuola, che fa notare: «Si annunciano investimenti miliardari per la scuola (quelli del PNRR), ma nella legge di bilancio dove si stanziano le risorse per il personale si mantiene una inconciliabile disparità di trattamento tra settori dello Stato (Scuola e PA) e nello stesso settore di negoziazione (tra Scuola, Università e Ricerca)». «Il testo non dà efficaci risposte ai problemi, più volte evidenziati, del sistema di istruzione e formazione, né consente di avviare politiche significative di valorizzazione delle professionalità che vi operano», evidenzia la segreteria generale della Cisl, Maddalena Gissi. Cisl e Anief di Marcello Pacifico sono le uniche sigle che prenderanno parte al confronto.

Sorgente: Mancano i soldi per l’istruzione, la scuola va verso lo sciopero – Il Tempo

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