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Potrebbe essere un'immagine raffigurante ‎il seguente testo "‎La Sinistra veramente operaia, che organizza la spinta rivoluzionaria delle classi subalterne contro gli squali della finanza del capitale, e dei oro paraventi politici VOTA PCL PARTITO ه COMUNISTA DEI LAVORATORI‎"‎

“Tanto non cambia niente!”, “Alla fine comandano sempre gli stessi”, “Ho votato una vita e sono sempre stato fregato”.
Vive, come senso comune, questa visione “metafisica” delle stanze del potere. Chi entra là dentro, diventa un traditore.
No. La possibilità di formare dei partiti e di candidarsi alle elezioni, nascono esattamente con la funzione opposta. Quella di dare al popolo la possibilità di far valere le proprie ragioni.
Per tenerci al solo ambito della Sinistra in Italia, quella investita per tradizione della missione di portar avanti le ragioni del popolo, sappiamo benissimo che costoro non hanno tradito. Sono sempre stati dei traditori.
Hanno tradito quando hanno rifiutato di guardare alla rivoluzione di classe come unico grimaldello della storia che possa sopprimere la classe dei privati, dei padroni, dei borghesi e di capitalisti grandi, medi e piccoli, di tutto quel gruppo sociale che vive sul lavoro altrui, sfruttandolo.
Può esistere, ed esiste, una Sinistra che con questa squallida tradizione non s’è mai mischiata?
Una Sinistra che è sempre stata all’opposizione, dalla reale parte di chi subisce soprusi e reclama giustizia?
La Sinistra veramente operaia, che organizza la spinta rivoluzionaria delle classi subalterne contro gli squali della finanza e del capitale, e dei loro paraventi politici?
Una Sinistra che assume ancora e coerentemente i marxismo per l’analisi delle disuguaglianze di classe e che pratica ancora il leninismo per l’organizzazione e il rafforzamento, senza più classi che ne sfruttino altre.
Senza più classi, semplicemente.
Il Partito Comunista dei Lavoratori è questa Sinistra.
Ai compagni che pensano, invece, che il voto e l’orizzonte “elettoralista” non serva, e che la rivoluzione si costruisce fuori dalle stanze del palazzo, occorre rispondere che non è sufficiente.
La “contro democrazia” che sta risalendo, vogata dopo vogata, passa proprio da decreti, riforme, leggi e provvedimenti presi nei palazzi e mediante partiti.
Da materialisti e da marxisti diciamo che elezioni, voto, parlamenti, giunte comunali e regionali, sono strumenti di controllo cittadino e di esercizio della politica che dobbiamo soltanto riprenderci ed utilizzare a nostro favore. Non a nostro svantaggio, come invece succede quando, di questi strumenti, si appropria la parte sbagliata.
Non esiste “il vuoto in politica”. La politica va avanti sempre.
Occorre difendere quanto i compagni del passato ci hanno portato e per portare ancora avanti la storia verso la lotta di classe che deve compiersi.
La lotta tra il proletariato e la borghesia. La nostra rivoluzione. Il vero comunismo.

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