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A Glasgow in preparazione della Cop26, il governo inglese non facilita il dialogo con la società civile. Si respira un clima di boicottaggio della partecipazione degli attivisti provenienti dall’estero. Ciò conferma le premesse negative poste dagli incontri preparatori, ad esempio la preCOP di Milano: non vi sono grandi speranze riponibili rispetto alla incisività delle conclusioni previste per la conferenza ONU che si terrà a Glasgow a novembre. Il bla bla bla denunciato da Greta Thunberg è la verità.La Cop26 di Glasgow, dal punto di vista di chi vuole risolvere l’emergenza climatica, dovrebbe prevedere 5 punti: quote obbligatorie e non volontarie per gli Stati, tagli equi che contemplino quanto si è scaricato in passato nell’atmosfera, restituzione del debito ecologico e sociale che il Nord del mondo ha contratto verso il Sud, ruolo protagonista dei poteri pubblici con metodo democratico  e non del mercato dominato dalla finanza speculativa e dalle multinazionali.E’ un fatto positivo che i giovani di Fridays for Future si siano focalizzati sul terzo punto: la giustizia climatica, riprendendo l’impostazione di Alex Langer con la sua Campagna Nord Sud.Noi ecopacifisti dobbiamo invece concentrarci sul quinto punto, che nessun altro potrà trattare al nostro posto: l’impatto delle attività militari sull’ambiente e sul clima e quindi il disarmo come soluzione del problema.L’argomento centrale che dobbiamo porre a Glasgow sta nel mettere in rapporto il clima con la pace. E non in modo ideologico: è documentabile e documentato che le attività militari e belliche impattano con il clima. Di questo principalmente, per il tramite del nostro rappresentante Ennio Cabiddu di Sardegna pulita, Disarmisti Esigenti, Abbasso la guerra e molte altre realtà, insieme alle donne nostre partner della WILPF, parleremo alla Cop26 di Glasgow con i movimenti giovanili ambientalisti, invitando alla lotta comune e a fare pressione sui negoziati. Collegato a questo impegno vi è il fatto che la lobby nucleare vuole accreditarsi come alleata delle rinnovabili nella transizione ecologica con nuove tecnologie e mini reattori modulari…L’articolo di Laura Tussi segue su Peacelink.it

Sorgente: Verso Glasgow: salviamo il clima con il disarmo e senza il nucleare / Cambiamento climatico / Ambiente / Guide / Home – Unimondo

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