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Il saggio “È gradita la camicia nera” non trova una sede per essere illustrato in città. Anche i privati si defilano. Il Comune si difende: “Non ci è arrivata una richiesta in tal senso”. Il giornalista di “Repubblica” ai suoi lettori: “Prometto che lo presenteremo anche lì, a tutti i costi”

di Enrico Ferro

Nessuna sala pubblica o privata disponibile a Verona per ospitare il nuovo libro di Paolo Berizzi, l’inviato di Repubblica che dal 2019 vive sotto scorta, unico cronista europeo sottoposto a protezione per minacce neofasciste e neonaziste. Dopo “Nazitalia” e “L’educazione di un fascista”, il suo ultimo libro si intitola “È gradita la camicia nera, Verona la città laboratorio dell’estrema destra tra l’Italia e l’Europa”, edito da Rizzoli: un racconto sulle trame nere della città veneta, esempio paradigmatico per provare a interpretare l’Italia di oggi.

Gli addetti della casa editrice, in queste settimane, hanno cercato una sistemazione per organizzare l’evento ma non è emersa alcuna disponibilità. Nessuno a Verona si prende la responsabilità di ospitare la presentazione di un libro che parla di estrema destra, o almeno questo è ciò che emerge dopo le prime ricerche. Il Comune, dal canto suo, replica: “Ad oggi non è giunta alcuna richiesta per l’utilizzo di sale pubbliche per la presentazione del libro”.

Del resto, in questi anni non sono mancati i momenti in cui l’ultradestra si è opposta anche fisicamente a Berizzi, per impedire le presentazioni dei suoi libri. A giugno 2019 i tifosi dell’Hellas si presentarono in centinaia per tentare di ostacolare l’incontro in cui veniva presentato “Nazitalia”: animatore della protesta Luca Castellini, ora indagato per l’assalto alla sede della Cgil a Roma. Il consigliere comunale Andrea Bacciga, allora presidente della commissione Cultura del Comune, chiese personalmente al sindaco Federico Sboarina di non concedere la sala. A maggio dell’anno prima un’altra irruzione squadrista a Padova, alla Feltrinelli, stavolta con i militanti di Forza Nuova con bicipiti tesi e t-shirt nere. Poi di nuovo gli ultras dell’Hellas a novembre dello scorso anno, con l’ex giocatore gialloblù Michele Cossato che su Instagram risponde così a un post del giornalista sulla morte di Maradona: “Pensa che quando morirai tu, forse al tuo funerale ci saranno solo i gatti alla ricerca dei topi”.

La disponibilità per la presentazione del libro non sarebbe giunta nemmeno dai privati, librerie o altri spazi culturali, quasi per una sorta di timore. Ma il giornalista tira dritto e su Twitter annuncia: “Vi prometto che lo presenteremo anche lì, a tutti i costi. La libera informazione non si ferma”.

Sorgente: Verona, nessuno vuole ospitare la presentazione del libro di Berizzi sull’estrema destra scaligera – la Repubblica

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