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La sbalorditiva corsa dei prezzi del gas, saliti di circa il 60% nel corso delle ultime due giornate, sembra essersi finalmente arrestata dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un aumento delle forniture verso l’Europa, anche attraverso l’Ucraina. In Olanda e Gran Bretagna i contratti futures sulle consegne sono crollati di oltre il 7% e una flessione dell’8% è stata registrata anche dai prezzi del gas naturale negli Stati Uniti che martedì erano saliti ai massimi da 12 anni.

Le parole di Putin e l’effetto immediato sui mercati dell’energia

«La Russia aumenterà le forniture all’Europa, anche attraverso l’Ucraina, per far fronte alla crisi energetica ed è pronta a stabilizzare il mercato» a fronte dell’impennata dei prezzi. Le parole del presidente russo Vladimir Putin hanno dunque avuto un effetto immediato sui prezzi del gas naturale e dell’energia.
Putin ha sottolineato che la crisi attuale è anche dovuto alla (miope) strategia europea di sospendere i contratti a lungo termine a favore di quelli spot, strategia che ora sta presentando il conto. Le vendite di gas all’Europa – ha aggiunto Putin – potrebbero dunque toccare un nuovo record storico quest’anno e le forniture tramite l’Ucraina eccederanno i volumi previsti dal contratto di Gazprom, il braccio energetico dello Stato russo, con Kiev. Il prezzo del gas, dopo le parole di Putin, ha invertito la corsa ed è sceso del 7% ( prezzo future di novembre): sulla piattaforma di riferimento Dutch Title Transfer Facility in mattinata il gas aveva toccato i 160 euro al megawattora.

 

 

Borse e inflazione

Il rapido calo dei prezzi, dopo una settimana di guadagni quasi ininterrotti, evidenzia la grande volatilità dei mercati dell’energia, volatilità che sta alimentando i timori di una corsa dell’inflazione in tutto il mondo che possa frenare la forza della ripresa. In Borsa, l’effetto delle parole di Putin ha contribuito a dimezzare le perdite degli indici rispetto ai minimi di giornata quando, nelle ultime ore di contrattazione, si è arrestato il rally del gas naturale.
Il rischio inflazione però permane e spaventa i mercati. I listini azionari europei hanno vissuto una giornata difficile: a Milano il Ftse Mib ha perso così l’1,35% (qui, i mercati azionari in tempo reale).

 

Le mosse di Gazprom in Ucraina

Tronando al gas naturale, Gazprom stabilirà un nuovo record di forniture di gas all’Europa quest’anno e sta superando i suoi obblighi contrattuali, come ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin: con l’invio di 40 miliardi di metri cubi di gas attraverso l’Ucraina, Gazprom eccede i limiti contrattuali di «più dell’8%».
Putin, che ha parlato durante un incontro con i ceo delle aziende energetiche russe, sullo sviluppo del settore, ha detto che Gazprom sta rafforzando il pompaggio del gas attraverso il gasdotto ucraino ed è probabile che superi i suoi obblighi contrattuali, anche se non sarà redditizio aumentarlo ulteriormente. «Stiamo assistendo a ogni tipo di speculazione sul tema del sistema di trasporto del gas ucraino, sulle forniture attraverso di esso. Ma vorrei anche notare qui ora: i nostri obblighi di contratto per le forniture attraverso il sistema di trasporto del gas ucraino sono 40 miliardi di metri cubi di gas all’anno, e 9 milioni quest’anno. Gazprom ha aumentato queste forniture, questo pompaggio, per essere più precisi, di oltre l’8%. E possiamo dire con fiducia che supereremo i nostri obblighi contrattuali di forniture di gas attraverso il territorio dell’Ucraina». Putin ha fatto notare tuttavia che «non è redditizio per Gazprom aumentarli ulteriormente, perché è più costoso. Il pompaggio attraverso i nuovi sistemi è significativamente più economico, di circa 3 miliardi di dollari all’anno rispetto ai corrispondenti volumi di fornitura».

Sorgente: Gas, interviene Putin: Gazprom aumenta le forniture, i prezzi calano- Corriere.it

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