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Sotto la presidenza italiana è in corso di svolgimento il G20 – 2021. Si sono tenuti e si terranno numerosi incontri istituzionali a vari livelli che poi culmineranno nel Vertice di Roma del 30 e 31 ottobre. La stampa italiana si è molto soffermata sul vertice G20 ‘virtuale’ sull’Afghanistan. Fortemente voluto da Mario Draghi, sottolineano i media mainstream della fu Italia ormai Draghistan. Partecipanti al vertice l’Italia, gli altri rappresentanti dei 20 governi, accompagnati da esponenti di Onu, Banca Mondiale, Fmi, Unione Europea (rappresentata ai massimi livelli dai presidenti Charles Michel e Ursula Von der Leyen) e alcuni Paesi definiti come ‘ospiti’: Spagna, Paesi Bassi, Singapore e Qatar.  Assenti i due pesi massimi Putin e Xi Jinping. L’assenza dei massimi dirigenti di Russia e Cina segnala la scarsa attenzione all’iniziativa della presidenza italiana del G20 che Mosca e Pechino vogliono rimanga incentrata sulle sole questioni economiche. Invece con questa mossa Mario Draghi aveva l’intenzione di allargare il campo d’azione del G20 per trasformarlo da foro foro essenzialmente economico in un formato che allarga il suo raggio di azione per la prima volta ai temi geopolitici e strategici capaci di influenzare direttamente anche l’economia globale. Il tentativo di Draghi è però naufragato, nonostante i propagandisti del Draghistan abbiano provato a nasconderlo. Come nota un giornalista esperto quale Alberto Negri: «Putin e Xi Jinping non hanno partecipato al summit di Roma perché a Mosca il 20 ottobre ci sarà un altro vertice afghano con una delegazione dei talebani, oltre che di Cina, India, Iran e Pakistan. Nella conferenza stampa di Draghi oggi nessun giornalista lo ha fatto notare: siamo all’omertà o all’ignoranza dell’informazione».

Sorgente: G20 sull’Afghanistan: il rumoroso silenzio sul clamoroso fallimento di Draghi – L’Analisi de l’AntiDiplomatico – L’Antidiplomatico

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