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La Ue riaprirà una sede diplomatica per gestire l’emergenza: “Ma non sarà un riconoscimento” 

di Mattia Sorbi

 

KABUL – Otto bambini sono stati trovati morti alla periferia di Kabul. Mohammad Bamiani, un mullah locale, ha detto che il più grande aveva otto anni e il più piccolo un anno e mezzo. Sarebbero morti tre settimane fa, ma la tragedia è stata scoperta solo ieri. «Non avevano nessuno, i loro genitori erano entrambi deceduti e non avevano parenti stretti», racconta Bamiani che ha rinvenuto i bambini, raggomitolati dalla fame, entrando nella loro casa.

 

 

Il loro dramma rischia di essere un terribile presagio. Il Wfp e l’Unicef hanno lanciato ieri un allarme rosso: senza un intervento immediato un milione di bambini afghani rischia di morire di malnutrizione. Secondo l’ultimo rapporto commissionato dalle Nazioni Unite, più di metà della popolazione afghana è fortemente denutrita e a partire da novembre – se non arriveranno immediatamente cospicui aiuti umanitari – 23 milioni di persone affronteranno la peggiore crisi alimentare del pianeta nell’ultimo decennio. Il rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification ha rilevato che più di un afghano su due ha bisogno di interventi umanitari urgenti, indispensabili a soddisfare i bisogni alimentari di base e a scongiurare la catastrofe umanitaria.

«La fame aumenta e i bambini muoiono. Non possiamo nutrire le persone di promesse: gli impegni di finanziamento devono trasformarsi in denaro contante e la comunità internazionale deve unirsi per affrontare questa crisi fuori controllo», avverte David Beasley, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale (Wfp).

Tra le persone a rischio ci sono 3,2 milioni di bambini sotto i 5 anni che soffriranno di malnutrizione acuta entro fine anno. La disoccupazione dilagante e la crisi di liquidità causeranno livelli d’insicurezza alimentare drammatici anche nei centri urbani. L’Onu dovrà mobilitare risorse senza precedenti, ma il suo piano d’intervento è coperto solo per un terzo.

 

 

Per portare a termine l’obiettivo, il Wfp potrebbe richiedere alla comunità internazionale fino a 190 milioni di euro al mese. A causa del peggioramento della siccità, la Fao è alla ricerca di altri 10 milioni di euro in finanziamenti urgenti e di 170 milioni per la stagione agricola 2022. La preoccupazione è tale che l’Unione Europea ha deciso che riaprirà entro un mese una rappresentanza diplomatica in Afghanistan, senza però riconoscere il governo dei talebani: servirà a far pressione per il rispetto dei diritti umani e a prevenire la catastrofe umanitaria.

Sorgente: Afghanistan, otto fratellini morti di fame a Kabul. L’Onu: “Da novembre rischio strage” – la Repubblica

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