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Basta fare una rassegna stampa sulla suola pronta per ricominciare e ci si accorge che gli articoli sono identici, gli stessi di un anno fa…

Il terribile dubbio che un anno sia passato invano. Basta fare una piccola rassegna stampa sulla suola che è pronta per ricominciare e ci si accorge che gli articoli sono identici, gli stessi di un anno fa, solo con la novità del Green Pass, eppure l’anno scorso abbiamo continuato a ripetere che non sarebbe accaduto mai più, perfino che quelli che governavano erano troppo incapaci e per questo ci sarebbe stato bisogno di un ricambio con “migliori”.

Ora c’è il vaccino, è vero, (anche se 138.435 docenti, il 9,55 per cento, non si sono vaccinati) e l’obbligo di Grenn Passa ma le contraddizioni ci sono: solo per fare un esempio gli addetti alle pulizie, alla mensa e assistenti educativi non sono obbligati ad avere il certificato verde. Ma ciò che preoccupa di più è la sostituzione di quei docenti che decidono di non vaccinarsi (mentre come sempre in questi ultimi anni manca il personale e mentre la cinica lotteria dei supplenti rimane in mano all’algoritmo).

“Il meccanismo di sostituzione del docente che non potrà entrare a scuola se sprovvisto di Green Pass valido è difficoltoso da mettere in atto – ha messo in evidenza Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi -. È impensabile che un supplente accetti una chiamata di sostituzione senza avere indicazioni certe sul termine di durata del contratto. L’incarico potrebbe infatti durare un solo giorno, dal momento che il titolare potrebbe presentare green pass valido il giorno successivo. Lo stesso dicasi per la sospensione al quinto giorno. Se il docente sospeso si presenta il giorno dopo la sospensione con una certificazione valida, può rientrare in servizio”.

Sorgente: Scuola, i problemi sono gli stessi di un anno fa: altro che “migliori”

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