0 6 minuti 3 anni

L’ultimo sondaggio fotografa un testa a testa fra i moderati di Armin Laschet e i socialdemocratici di Olaf Scholz nella partita decisiva per il nuovo governo

La Germania va al voto per le elezioni federali. Per la prima volta dopo sedici anni non sarà in campo Angela Merkel, che lascia l’incarico di cancelliera come una dei leader più longevi e come ‘peso massimo’ della politica globale, con un’eredità segnata da una serie di crisi e sfide.
Nei 16 anni alla guida della maggior economia europea ha tra l’altro messo fine alla leva militare obbligatoria, avviato il Paese a un futuro senza energia nucleare e uso di combustibili fossili, legalizzato le nozze per tutte le persone, introdotto il salario minimo e misure per incoraggiare i padri a dedicarsi alla cura dei figli.
Prima di essere eletta la prima volta nel 2005 ha fatto campagna elettorale come “cancelliera del cambiamento, per rendere la Germania più moderna” tra riforme economiche e approccio sociale più liberale di quello adottato sino ad allora dalla Cdu. Poi ha però abbracciato un approccio da lei stessa definito “di molti piccoli passi”
“Cambiamento” è una parola che rimbalza anche negli ultimi duelli “a distanza” tra gli sfidanti nella corsa alla cancelleria. Il socialdemocratico Olaf Scholz a Colonia, la leader Verde Annalena Baerbock a Duesseldorf, il candidato di Cdu/Csu Armin Laschet a Monaco di Baviera. Questo mentre nelle strade di Berlino ieri fino a 100 mila persone marciavano sotto le insegne di “Fridays For Future”, con la leader globale del movimento, l’attivista svedese Greta Thunberg, che ha definito la Germania “una canaglia del clima”.
Sia Scholz che, ovviamente, Baerbock, hanno fatto della lotta contro il ‘climate change’ l’argomento centrale del loro comizio finale. Laschet, invece, è ha chiamato al proprio fianco Angela Merkel, che è tornata a invitare i tedeschi a votare l’unione Cdu/Csu in quanto rappresentante dei valori di “misura e centro”. Sono i conservatori, ha detto la cancelliera, quelli che “costruiscono ponti quando ci sono i problemi”, ed è per questo che sono loro “a dover guidare il prossimo governo”. E ancora: “Dobbiamo dire semplicemente che per mantenere stabile il Paese, Laschet deve diventare cancelliere e la Cdu/Csu deve essere la prima forza”, ha ribadito l’ex ‘ragazza dell’est’. Il candidato cancelliere ha rilanciato il rischio di un “grave danno per il paese” in caso di un governo ‘rosso-rosso-verde’, ossia formato da Spd, Verdi e la Linke, il partito della sinistra radicale.
Toni diversi a Colonia, dove il candidato socialdemocratico ha detto: “Hanno ragione i giovani che marciano per le strade: la crisi del clima esiste. E’ una catastrofe. Dobbiamo agire adesso. E i socialdemocratici lo faranno, agiranno”, ha esclamato Scholz. “L’anno prossimo chiuderemo l’ultima centrale nucleare”, ha aggiunto l’attuale ministro alle Finanze, “perché quella nucleare continua a essere una tecnologia pericolosissima. Siamo contenti che ne stiamo uscendo”. E ancora: “Se riusciamo a mettere in atto la transizione verso un’industria neutrale dal punto di vista climatico sarà la maggiore modernizzazione industriale che si sia vista in 100 anni”. Per il resto Scholz si è rivolto soprattutto al ceto medio tedesco, promettendo pensioni stabili e accusando Cdu/Csu e i liberali di Christian Lindner “di non sapere fare di conto e di mancare di solidarietà”.
Anche Baerbock ha parlato di clima: “In queste elezioni tutto è in gioco. Questo voto è un voto del clima”, ha battuto il ferro al comizio conclusivo dei Verdi a Duesseldorf. “Non possiamo più permetterci di fare le cose a meta’”. E riferendosi ai ragazzi in marcia con Greta Thunberg, Baerbock ha ribadito quel che hanno ripetuto in piazza i giovani: “Agite finalmente, smettete con le chiacchiere”. Quello di cui c’è bisogno, ha scandito ancora la leader dei Verdi, “è un governo del clima”. Quello che bisogna fare per combattere il riscaldamento terrestre, “e’ chiaro”, insiste la leader dei Verdi: “La Germania deve uscire dal carbone al massimo entro il 2030, permettere solo la circolazione delle ‘auto pulite’ e installare impianti a energia solare su tutte le case. Non abbiamo il problema di capire cosa bisogna fare, abbiamo un problema in quanto all’agire, ma non c’è tempo da perdere”, insiste la sfidante verde nella corsa a prendere il posto oggi occupato da Merkel.
Stando agli ultimi due sondaggi, la distanza tra Spd e Cdu/Csu si riduce a una forbice che va da 3 ad un solo punto. Per il rilevamento Forsa, i socialdemocratici rimangono stabili al 25% dei consensi contro il 22% dell’unione conservatrice, con i Verdi che seguono al 17%. Ancora più risicata è la partita secondo il sondaggio Allensbach, dove la Spd con il 26% è prima, ma seguita a un solo punto di distacco dalla Cdu/Csu. I Verdi rincorrono a distanza con il 16% dei consensi, i liberali dell’Fdp – che puntano a fare da ago della bilancia nelle trattative per il futuro governo – non vanno oltre il 10,5%.

Sorgente: La Germania sceglie la nuova guida dopo l’era Merkel – Rai News

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20