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La condanna di MIMMO LUCANO.
Pochi giorni fa il Comitato 11 giugno (data dell’inizio processo) ne chiedeva l’assoluzione ricordando che “ha destinato all’accoglienza anche i proventi dei premi che gli sono stati attribuiti” e che ha “lavorato in modo molto concreto per evitare il disastro che si profilava per il paese di fronte all’emergenza migranti” e “con una complessità normativa enorme”. In queste ultime ore è arrivata la sentenza. Lucano ha commentato “Oggi finisce tutto. È una cosa pesantissima. Non so se per i delitti di mafia ci sono sentenze così”.
La doppia sensibilità della LEGA di SALVINI nei confronti delle sostanze.
Fustigatori al citofono e comprensivi quando il problema scoppia dentro la propria cerchia. Non credo che vedremo prossimamente un approfondimento più serio di questo argomento.
Pochi minuti fa, tanto per mischiare ulteriormente le carte e fare ancora più casìno, il leader della Lega ha dichiarato “Sinistra a caccia di gay candida condannati”.
Impossibile da commentare…
Nel frattempo UN BAMBINO NASCE IN CARCERE. *
Forse Dostoevskij o forse Voltaire scriveva che il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri. Oggi viviamo in un paese che chiude le porte e i porti, che alza muri e litiga sui confini. Un paese che vuole risolvere i propri problemi, combattere i propri fantasmi sbattendo la gente in galera e buttando la chiave.
Un paese dove una donna ci partorisce e un figlio ci nasce.
Un paese civile?
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* Bambini nati in carcere, intollerabile
di Lucio Boldrin
Avvenire, 30 settembre 2021
Grazie a Left

Potrebbe essere un cartone raffigurante testo

 

Sorgente: Facebook – Ascanio Celestini

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