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DORSO, VILLANI, SCANU, BALDINO, ASCARI e MARTINCIGLIO. — Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
dal 1° luglio 2021 sono riprese le esecuzioni degli sfratti relativamente ai provvedimenti di rilascio degli immobili precedenti al 29 febbraio 2020; dal 1° ottobre 2021 riprenderanno le esecuzioni degli sfratti riguardanti i provvedimenti di rilascio degli immobili emessi tra il 1° marzo 2020 e il 30 settembre 2020, mentre quelli disposti per il periodo che va tra il 1° ottobre 2020 e il 30 giugno 2021 verranno messi in esecuzione dal 1° gennaio 2022;
secondo i dati forniti dall’Unione inquilini e da altri sindacati dal 1° luglio saranno circa 80.000 i provvedimenti che andranno in esecuzione, a Roma il prefetto ha dichiarato che dal 1° luglio saranno 4.500 gli sfratti che andranno in esecuzione;
non può tacersi che, purtroppo, le consistenti risorse stanziate dal precedente Governo nel corso del 2020 destinate ai fondi contributo affitto e morosità incolpevole trasferite alle regioni ai fini dell’erogazione ai beneficiari per larga parte non sono state ancora assegnate agli aventi diritto per consentire loro di tacitare o alleviare la morosità ed evitare lo sfratto;
i comuni saranno travolti da una domanda di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale che non saranno in grado di soddisfare per garantire il passaggio da casa a casa alle famiglie con sfratto;
le prefetture saranno chiamate a gestire una situazione difficile vista la mole di richieste di uso della forza pubblica che si riverseranno sulle forze dell’ordine e la ripresa delle azioni di rilascio rischia di diventare un problema di ordine pubblico, sicché si rende necessario prevedere l’attivazione presso le prefetture di percorsi di gradualità per le esecuzioni degli sfratti –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza ritenga opportuno adottare per evitare situazioni di tensione sociale e, in tale contesto, se non ritenga necessario fornire indicazioni alle prefetture affinché vengano attivati tavoli di crisi per sostenere percorsi di gradualità nel rilascio degli immobili già previsti dalla normativa vigente e vengano definiti specifici protocolli.
(4-09761)

Da Massimo Pasquini (Unione Inquilini Roma)

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