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Fronti aperti che potrebbero esplodere dopo il 2 agosto, quando inizia il semestre bianco e non si potranno sciogliere le camere fino a febbraio

Domani (oggi ndr) l’atteso incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi si annuncia come un faccia a faccia certo non formale. Forte dell’intesa trovata con Grillo, il leader in pectore del M5S è pronto a mettere i paletti su tutta una serie di cavalli di battaglia del movimento: dalla giustizia alla difesa del reddito di cittadinanza, passando per la tutela dell’ambiente da garantire nel decreto semplificazione, fino al cashback. Una serie di fronti aperti che potrebbero esplodere dopo il 2 agosto, quando inizia il semestre bianco e non sarà più possibile sciogliere le camere fino a febbraio: l’uscita dal governo del M5S non metterebbe immediatamente a rischio il seggio causa elezioni anticipate.

Giustizia e prescrizione

Il M5S targato Conte non ha gradito gli emendamenti del governo che rivedono le norme sulla prescrizione e che di fatto in tema di prescrizione mandano in soffitta la riforma Bonafede (ex ministro della giustizia del governo Conte). «Vogliamo processi veloci ma non accetteremo mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati», ha detto l’ex premier.

Reddito di cittadinanza

Il M5S non ha gradito anche le parole di fuoco lanciate dall’ala di centrodestra della maggioranza di governo contro il reddito di cittadinanza. «Abbiamo realizzato questa misura che oggi qualcuno per interessi di bottega vorrebbe smantellare, ma non è la strada per aiutare davvero gli italiani. Piuttosto miglioriamolo, rendiamolo davvero efficace e funzionale, soprattutto per la parte delle politiche attive del lavoro, perché questo è quello che serve, non eliminarlo». ha detto l’ex premier.

Tutela dell’ambiente

Nel M5S si sono poi alzati i timori che le norme di semplificazione per accelerare le misure del Recovery plan vadano a danno della tutela dell’ambiente. Inoltre c’è il timore che vengano sottratte risorse al Sud, bacino elettorale dei pentastellati: «Riteniamo inaccettabile che nel decreto Semplificazioni sia stata inserita una norma (l’art 59) che sottrae fondi già destinati al Sud, alle aree interne e a quelle montane. Per questo abbiamo presentato due emendamenti soppressivi», hanno tuonato gli esponenti del m5s.

Cashback

Lo stop al cashback annunciato a fine giugno ha mandato in il Movimento 5 stelle: «Sospenderla la misura è un errore, l’ho detto e ripetuto in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione» ha tuonato il ministro e capodelegazione dei Cinque Stelle Stefano Patuanelli (vicinissimo a Conte).

Sorgente: Dalla giustizia al Recovery, tutti i fronti aperti tra premier e nuovo M5S – Il Sole 24 ORE

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