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L’ex Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Palermo e membro del pool antimafia parla per tre ore di fronte all’organo presieduto da Claudio Fava: il giudice ucciso il 19 luglio, dice, “sapeva ci fossero entità esterne a cosa nostra, pezzi deviati dello Stato dinnanzi ai quali capisce di non avere scampo e annota nell’agenda rossa. Doveva essere ucciso in fretta prima che rivelasse il piano eversivo”.

Sorgente: Strage di via D’Amelio, Scarpinato alla Commissione antimafia siciliana: “Il depistaggio è ancora in corso, Graviano scrive sotto dettatura. Borsellino fu ucciso perché aveva capito troppo” – Il Fatto Quotidiano

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