0 4 minuti 3 anni

La candidata della destra è in svantaggio nel conteggio per le presidenziali, ma ha denunciato brogli chiedendo un riesame parziale delle schede. La magistratura però tira in ballo il suo coinvolgimento nello scandalo Odebrecht: avrebbe intascato tangenti per le campagne elettorali del 2011 e 2016

di Daniele Mastrogiacomo

La tensione sale alle stelle in Perù dove ancora è in corso lo spoglio delle ultime schede delle elezioni presidenziali di domenica scorsa. Con un’iniziativa che acquista subito valenza politica il pm dell’inchiesta sulla corruzione del caso Odebrecht ha chiesto l’arresto di Keiko Fujimori. La candidata di Fuerza Popular, che tallona il suo rivale di Perú Libre, Pedro Castillo per soli 72.455 voti, è accusata di aver violato le disposizioni stabilite quando fu accolta la richiesta di libertà provvisoria.
Coinvolta nelle indagini sulle tangenti pagate dall’imprenditore brasiliano in cambio di appalti nei poli energetici, la leader della destra peruviana era stata arrestata un anno fa per riciclaggio di denaro. I giudici sostenevano che parte di quelle tangenti, 1,2 milione di dollari, erano finite al suo partito e erano state utilizzate per finanziare le  sue campagne elettorali del 2011 e del 2016. Keiko era rimasta dietro le sbarre per 36 mesi come misura di carcere preventivo. Il processo che si era nel frattempo svolto aveva portato l’accusa a chiedere una condanna a 30 anni. Condanna che non è ancora arrivata ma che pesa come un macigno sul futuro politico della aspirante alla presidenza.
Adesso, lo stesso pubblico ministero, José Domingo Pérez, ha deciso di intervenire e di chiedere di nuovo l’arresto per l’esponente di Fuerza Popular. “È di nuovo accaduto che l’imputata Fijimori Higuchi infranga le disposizioni di non comunicare con i testimoni dell’inchiesta”, scrive il magistrato nella sua richiesta. “È pubblico e notorio che dialoga e incontra il testimone Miguel Torres Morales”. Keiko Fujimori aveva convocato una conferenza stampa mercoledì scorso per denunciare ancora una volta le presunte frodi commesse in quasi 300 seggi elettorali. Si era presentata con a fianco proprio Miguel Torres Morales che aveva indicato come responsabile giuridico del partito e responsabile dei ricorsi e delle richieste di nuovi conteggi nel frattempo già presentati alla Commissione Elettorale Nazionale. Di qui, lo spunto per il rappresentante dell’accusa di registrare la violazione delle misure a cui l’esponente politico era sottoposta e che le avevano consentito di ottenere la libertà provvisoria.
Keiko Fujimori si gioca tutto in questa elezione. Compresa l’immunità che per cinque anni la terrebbe lontano dal carcere. L’iniziativa del magistrato cade nel momento di massima incertezza sull’esito della partita elettorale. I dati sono favorevoli al candidato della sinistra estrema Pedro Castillo e la leader della destra è decisa a usare tutte le carte per contrastarlo. Un lavoro lungo, complicato che lo stesso capo della Commissione Elettorale ritiene molto cavilloso. Sullo stallo, carico di tensioni, si accende adesso questa nuova miccia dalle conseguenze imprevedibili. Vedremo se il Tribunale accoglierà la richiesta della Procura. Arrestare Keiko Fujimori in questo momento è un problema di opportunità politica. Ma soprattutto di ordine pubblico. Significa attizzare un incendio che cova sotto la cenere.

Sorgente: Perù, chiesto l’arresto di Keiko Fujimori durante le elezioni – la Repubblica

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20