0 3 minuti 3 anni

 

15 GIUGNO 2021 di 

Diritti umani |Mentre gli stati ricchi del G7 hanno concluso, lo scorso fine settimana, il loro vertice in Cornovaglia ribadendo la chiusura della campagna vaccinale nei loro paesi entro la fine del 2022 e impegnandosi per un miliardo di vaccini per gli stati più poveri (insufficienti persino a vaccinare la sola popolazione dell’India), quanto sta accadendo in Afghanistan nel corso dell’ennesima ondata pandemica spiega tragicamente bene la vuotezza di significato dell’espressione “Ne usciremo tutti insieme”.

Nelle ultime settimane il tasso di positività (cioè il rapporto tra i positivi e i pochi tamponi effettuati, una media nazionale di 7000 al giorno) è salito al 34 per cento. I tamponi sono così pochi perché solo in 22 delle 34 province dell’Afghanistan esistono laboratori per eseguire i test.

 

A oltre un anno dall’inizio della pandemia, per una popolazione di 39 milioni di abitanti – di cui quattro milioni di sfollati interni – sono a disposizione 2000 caschi per l’ossigeno i posti disponibili in terapia intensiva sono 1500.

Il 4 giugno il ministero della Salute ha lanciato un appello agli altri stati della regione, chiedendo rifornimenti urgenti di ossigeno.

A livello locale la situazione è persino peggiore: nella provincia di Daikundi c’è una sola struttura sanitaria dedicata ai pazienti colpiti dal coronavirus e non ce n’è neanche una per fare il tampone: per questo occorre fare un viaggio di una giornata verso Bamiyan o Kabul.

Per quanto riguarda i vaccini, secondo la Banca mondiale sono stati assegnati fondi per vaccinare il 40 per cento della popolazione afgana, metà dei quali coperti dal programma di solidarietà Covax dell’Organizzazione mondiale della sanità. La Banca asiatica per lo sviluppo ha annunciato un contributo di 50 milioni di dollari.

Finora, tra forniture del governo dell’India (che si trova a sua volta in una fase pandemica terribile) e del programma Covax, sono arrivate meno di un milione di dosi, sufficienti a vaccinare solo l’1,24 per cento della popolazione. Organi d’informazione locali parlano di 700.000 dosi di vaccino in arrivo dalla Cina.

La prossima fornitura attraverso il programma Covax è prevista non prima di agosto.

Secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, alla fine di maggio solo 128.731 persone avevano ricevuto la seconda dose del vaccino.

(La foto è tratta da Wikipedia.org e rappresenta la diffusione, provincia per provincia, della pandemia alla fine del gennaio 2021)

 

Sorgente: Afghanistan, in piena pandemia mancano ossigeno e vaccini | Le persone e la dignità

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20