0 2 minuti 3 anni

 

 

C’è il solito sole di maggio

a bruciar  la spiaggia ed il mare

ad allungar le ombre la sera

su quei corpi

 spogliati di tempo.

 

le onde  fresche,  la  notte

non hanno decoro e nemmeno  un contegno

li posano lì ,  come navi  di  legno ,

gonfi e stanchi,

dal fianco nascosto

 

e non c’è più bellezza, di loro

sfinita dalla carezza del vento

e non c’è più ristoro

chini,  al  capezzale velato

di poco  più vicini di noi all’immenso riposo

 

chi vi ha lasciato?

Voglio sapere chi è stato,

 chi  vi ha tradito e gettato?

 

Ho apparecchiato in fondo al mare stasera

una  cena  che aspettavi da tempo,

ma il silenzio non basta  al   silenzio

ne  pugni stretti,

 ne  lacrime o pianto

 

dove vai ? Quando torni?

Aspetto i tuoi occhi leggeri

al di là  del deserto

 

Dove vai? Quando parti ?

Riposati ancora se vuoi,  se sei stanco…

Cosa penso ?

Finirà la sabbia dalla clessidra del mondo

e nessuno potrà voltare lo sguardo

quel giorno…

 

Marco

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