
Migrante della Guinea, irregolare, era stato aggredito a Ventimiglia e poi trasferito nel Cpr di Torino
Irene Famá
TORINO. «Io da qui devo uscire», ripeteva fissando le finestre del Centro di Permanenza e Rimpatrio di corso Brunelleschi. Desiderava solo proseguire il suo cammino. Realizzare le sue aspettative di vita lontano da una terra, una delle più ferite d’Africa, che non gli poteva regalare nulla fuorché povertà.
Sfogandosi con uno degli avvocati che assistono i migranti, non capiva perché si trovasse trattenuto in quella stanza, dopo che era stato inseguito per le strade di Ventimiglia da un gruppo di italiani, trascinato sull’asfalto come un sacco e pestato con pali della segnaletica.
continua….
Sorgente: Si suicida nel Centro di rimpatrio dopo il pestaggio – La Stampa