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L’ex viceministro dello Sviluppo economico dei 5 Stelle, per la Regione, lavora a un progetto che “vada oltre la gestione fallimentare di questi anni. Bisogna costruire e non combattere”

MILANO – “Serve costruire da subito una proposta con un fronte largo per superare il disastro di Attilio Fontana e della Lega in Lombardia”, dice rivolgendosi al Pd e alla Sinistra l’ex viceministro dello Sviluppo economico dei 5 Stelle, Stefano Buffagni.

 

 

Perché anticipare così i tempi?
“Perché è fondamentale che tutto parta da un percorso di ascolto di un territorio che è il motore economico del Paese, per raccogliere energie trasversali e ricostruire la sanità dopo la devastazione di questi anni”.

“Energie trasversali” cosa significa?
“Tutte le buone esperienze e professionalità sono ben accette, senza pregiudizi, ma la necessità è quella di andare oltre alla gestione fallimentare della Lega e di Fdi, ripartendo da lavoro e salute”.

Sarà quindi una alleanza contro le destre?
“Assolutamente no, l’impostazione non può essere questa: bisogna costruire e non combattere, ci sono tante professionalità umiliate in questi anni dalla lottizzazione leghista a partire dalla Regione. Pensi alle vaccinazioni: appena è stata bypassata la Regione, superando Aria spa e affidando le prenotazioni a Poste, le vaccinazioni sono ripartite alla grande, questo a dimostrazione che il tessuto del territorio è fondamentalmente sano”.

Però Fontana e Letizia Moratti possono vantare questo successo, cioè che oggi la Lombardia con i vaccini si sta riscattando.
“Il merito non è della loro politica ma dello spirito lombardo, del voler fare, che va oltre i partiti. Parlo delle migliaia di volontari, medici in pensione, infermieri, sanitari, protezione civile, persone che si sono messe a disposizione. Dobbiamo coinvolgere queste persone qui”.

Ma esiste già una discussione in corso tra voi e il Pd?
“Come opposizioni in Consiglio regionale si lavora su ciò che ci unisce con un confronto basato sui temi e sui punti ripartendo di fallimenti conclamati della gestione Fontana e Gallera. Come 5 Stelle abbiamo iniziato anche a dialogare con gli elettori delusi e moderati che avevano votato Fontana ma che ora sono pronti a rimettersi in gioco per una terra che ha dato tanto a tutti, salvando quel che di buono c’era prima della riforma Maroni. Poi penso che vadano evitate anche le frammentazioni della sinistra, sono contro la scissione dell’atomo anche in quel versante, quel mondo lì va coinvolto e incluso”.

Prima della riforma Maroni c’era Roberto Formigoni, allora andava bene?
“Non si deve sempre buttare il bambino con l’acqua sporca”.

Quindi l’ “acqua sporca” qual è?
“Per prima cosa occorre un riequilibrio della sanità, oggi troppo sbilanciata sul privato. E poi bisognerà essere in grado di spendere i soldi del Recovery evitando che finiscano nelle tasche dei soliti amici degli amici. Il privato in generale è una risorsa, ma non può essere il player che dà le carte: la programmazione deve essere in capo alla Regione, nell’interesse pubblico e non dettata da chi finanzia le campagne elettorali”.

A proposito di campagna elettorale, si dice che lei vorrebbe candidarsi presidente con questo schema di alleanza, è così?
“No, non credo sia un tema di nomi, certamente però conosco la macchina regionale e molti dirigenti interni e capaci”.

Certo a livello nazionale per queste amministrative il coordinamento tra 5S e Pd non sta andando bene, al primo turno vede possibilità di recupero ad esempio a Torino e Milano?
“Si sceglierà in base agli interessi dei cittadini, mettendo da parte gli egoismi dei partiti. Ad esempio con Chiara Appendino si è governato bene a Torino, perché negarlo?”.

E a Milano Giuseppe Sala come ha governato?
“Ci si è dimenticati di periferie e sicurezza, abbiamo sempre chiesto uno sviluppo basato sull’ambiente e non sul maquillage del cemento pitturato di verde. Sala comunque ha gestito bene sul piano amministrativo, adesso spero che con il super bonus del M5S non si perda l’occasione di togliere i riscaldamenti al kerosene delle case popolari che inquinano, riqualificandole. Se ci sarà la volontà di costruire assieme non ci tireremo indietro, intanto in Lombardia ci sono già dei casi di unità tra noi, a Varese sosteniamo il loro candidato sindaco e a San Giuliano la sinistra sostiene il nostro”.

Sala e il centrosinistra su Milano sembrano star bene senza di voi.
“Andiamo soli, ma guardiamo più avanti”.

Ai secondi turni però la convergenza reciproca con il centrosinistra non sarà in discussione vero?
“Non si mette il carro davanti ai buoi. Auspico però che il Pd appoggi la Raggi al ballottaggio, sarebbe un ottimo punto di partenza”.

Il lavoro che state mettendo in cantiere in Lombardia è condiviso con Giuseppe Conte?
“A breve auspico ci sarà un incontro con lui su questo, ma conosciamo la sua sensibilità sul tema, si tratta di un investimento politico importante a livello nazionale”.

Ma quando diventerà operativa la sua leadership, ci sono novità?
“Questione di giorni, sono molto ottimista e sarà orientata sullo sviluppo sostenibile, su imprese, lavoro e inclusione sociale”.

 

M5s, Buffagni: “Addio Rousseau? Avanti con Conte, il rilancio parte da lui”

Per guardare il video clicca il link sotto riportato

https://www.repubblica.it/politica/2021/05/22/news/m5s_buffagni_pd_fronte_largo_disastro_fontana_lega_lombardia-302246494/?ref=RHTP-VS-I287409039-P4-S1-T1&__vfz=medium%3Dsharebar

Sorgente: M5S, l’appello di Buffagni al Pd: “Superiamo insieme il disastro di Fontana e della Lega in Lombardia” – la Repubblica

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