0 8 minuti 3 anni

Nella Striscia uccisi dieci dirigenti di Hamas e distrutti due palazzi. Almeno 67 i morti finora, tra cui 17 bambini. Oggi i vertici militari israeliani presentano alle autorità politiche i piani per l’invasione di terra della Striscia. Biden chiama Netanyahu: “Avete il diritto di difendervi”. Il segretario di stato Usa ad Abu Mazen: “Fermate i lanci”

Sono circa 1.500 i razzi che sono stati lanciati da Gaza in direzione delle città israeliane da quando sono iniziate le ostilità fra Hamas Israele. Lo ha reso noto l’esercito israeliano. Mercoledì mattina le stesse forze armate avevano spiegato che da lunedì mattina mille razzi erano stati lanciati da Gaza. Sono quindi stati circa 500 i razzi lanciati nelle ultime 24 ore. C’è poi un ulteriore elemento che fa temere un innalzamento del livello di scontro: per la prima volta le forze militari israeliane hanno lanciato un allarme razzi anche nella parte nord del Paese, un’area in cui finora non erano risuonate le sirene antiaeree. Anche se le autorità militari israeliane precisano che si è trattato solo di una misura precauzionale e nessun razzo è caduto nel Nord.

 

In parallelo, Israele sta portando avanti una feroce offensiva militare nella Striscia di Gaza. Negli attacchi aerei sono stati uccisi almeno 10 alti esponenti militari di Hamas e sono caduti un paio di grattacieli che ospitavano le strutture dell’organizzazione palestinese. Il ritorno alla calma sembra lontano, anche a sentire le dichiarazioni di Abu Mazen, presidente dell’Autorità palestinese, al quotidiano Haaretz: “Israele ha superato il limite. Gerusalemme rappresenta una linea rossa e non ci sarà pace né stabilità senza la fine dell’occupazione”. Il presidente Usa Joe Biden ha dato aperto sostegno al premier israeliano Benjamin Netanyahu, mentre il suo segretario di Stato Antony Blinken ha avuto un colloquio proprio con Abu Mazen, al quale ha chiesto di fermare il lancio di razzi.

 

 

Il bilancio: almeno 67 morti, tra cui 17 bambini

È di almeno 67 morti, tra cui 17 bambini e sei donne, l’ultimo bilancio dei raid aerei compiuti dalle forze di Israele nella Striscia di Gaza dall’inizio delle ostilità, secondo il ministero della Salute di Gaza, gestito dal movimento palestinese Hamas. Sono invece almeno 388 i feriti, che secondo il gruppo palestinese comprendono 115 minori e 50 donne. Durante la notte i lanci di razzi dall’enclave si sono interrotti per almeno tre ore, mentre stamattina le sirene d’allarme hanno ripreso a suonare in diverse località israeliane (Kerem Shalom, Sderot, She’ar Hanegev, e varie citta’ lungo il confine di Gaza). Ieri sera nuovi razzi sono stati lanciati in direzione di Tel Aviv, anche nelle vicinanze dell’aeroporto Ben Gurion. E tutti i voli diretti a Tel Aviv sono stati deviati.

Deviati tutti i voli passeggeri in arrivo all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv

Dopo la decisione di alcune compagnie aeree di evitare l’atterraggio all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, stamane, a causa del lancio di razzi da Gaza, tutti i voli passeggeri in arrivo all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv sono stati dirottati verso lo scalo di Ramon vicino Eilat, nel sud del paese. Lo hanno fatto sapere i responsabili dello scalo aggiungendo che gli aerei torneranno poi vuoti al Ben Gurion per imbarcare i passeggeri diretti all’estero.

 

Oggi saranno presentati i piani per l’invasione di terra di Gaza

Il comando meridionale delle forze armate israeliane presenterà nelle prossime ore al comando generale dell’esercito dello Stato ebraico un piano per l’invasione da terra della Striscia di Gaza. Lo riferisce il portavoce della Difesa israeliana, Hadai Zilberman. Il piano sarà poi sottoposto alle autorità politica perché lo prenda in considerazione. Le forze di terra al confine con la Striscia sono già aumentate e sono state mobilitate per una potenziale incursione, tra le altre, la brigata paramilitare, la brigata di fanteria del Golan e la settima brigata corazzata.

 

Scontri nelle città, la condanna di Netanyahu: “Anarchia ingiustificabile”

 

Libri sacri recuperati in una moschea data alle fiamme a Lod (reuters)

 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu condanna “l’anarchia” della violenza ebraico-araba nelle città di tutto il paese dopo una giornata di tumultuosi disordini. Netanyahu ha detto che “nulla giustifica” gli ebrei che attaccano gli arabi o gli arabi che attaccano gli ebrei. Giura di ristabilire l’ordine dopo due giorni di violenze non controllate dalla polizia. “Non mi importa che il tuo sangue stia bollendo – è stato il suo appello ai cittadini israeliani – . Non puoi prendere la legge nelle tue mani”. Poco dopo il suo intervento, la polizia ha denunciato due persone ferite in una sparatoria nella città di Lod, uno dei luoghi in cui gli scontri sono più feroci. Nonostante la grande mobilitazione della polizia in uno stato di emergenza e un coprifuoco notturno, Lod è stata teatro di scontri di strada tra folle ebraiche e arabe.

 

 

Colloquio Biden-Netanyahu: “Israele ha diritto di difendersi”

Joe Biden ha avuto un colloquio con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il presidente Usa, informa la Casa Bianca, ha condannato gli attacchi missilistici di Hamas e di altri gruppi terroristici, anche contro Gerusalemme e Tel Aviv. Biden inoltre ha espresso il suo sostegno alla sicurezza di Israele e al legittimo diritto di Israele di difendere se stesso e il suo popolo, proteggendo i civili, auspicando un percorso verso un nuovo clima di calma nella regione al più presto. Per Biden, Gerusalemme, deve essere un luogo di pace. L’inquilino della Casa Bianca ha aggiornato Netanyahu sull’impegno diplomatico degli Stati Uniti con i paesi della regione, tra cui Egitto, Giordania e Qatar, oltre che con funzionari palestinesi.

 

 

 

 

Onu, venerdì terzo tentativo di prendere una posizione sul conflitto

TunisiaNorvegia Cina hanno chiesto un’altra riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu sul conflitto israelo-palestinese, questa volta in pubblico, hanno riferito fonti diplomatiche. La sessione, alla quale dovrebbero partecipare Israele e i palestinesi, sarà la terza riunione del Consiglio di sicurezza da lunedì. Durante le prime due videoconferenze, tenute a porte chiuse, gli Stati Uniti si sono opposti all’adozione di una dichiarazione congiunta del Consiglio di sicurezza volta a fermare gli scontri, ritenendola “controproducente” in questa fase, hanno detto i diplomatici.

Sorgente: Finora 1.500 razzi lanciati su Israele. Sempre più raid aerei su Gaza. Pronti i piani per l’attacco di terra. Deviati tutti i voli su Tel Aviv – la Repubblica

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20