0 3 minuti 3 anni

Il sindaco di centrodestra Rasero: «Clamoroso al Cibali, in consiglio comunale, abbiamo assistito ad un evento che ha dell’incredibile. La maggioranza con i suoi 17 voti non ha ricevuto il supporto da nessuno degli 11 consiglieri di minoranza presenti»

di Floriana Rullo

Asti resta divisa tra Liliana Segre a cui è stata conferita la cittadinanza dal 29 ottobre scorso e Benito Mussolini a cui il consiglio comunale per l’ennesima volta, non è riuscito a revocare la benemerenza. Tutta colpa di un duro scontro politico che si trascina da ottobre e vede contrapposta la maggioranza di centrodestra del sindaco Maurizio Rasero e il centrosinistra tra la fila della minoranza. Così anche lunedì 17 maggio, durante l’ultimo consiglio comunale, tra i punti all’ordine del giorno vi era la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Revoca che non è arrivata visto che durante la votazione, dei 22 voti necessari ne sono arrivati 17 a favore lasciando di fatto Mussolini cittadino onorario di Asti, proprio al fianco del nome della senatrice Liliana Segre vittima delle sue Leggi razziali.

La causa della mancata revoca colpa di alcune contrapposizioni tra maggioranza e minoranza. Era stata quest’ultima a chiedere di modificare la delibera con emendamento scritto. L’opposizione chiedeva di eliminare le otto pagine della Comunità Europea del testo originale, chiedendo di renderla più semplice revocando la cittadinanza al Duce e basta. La maggioranza non ha accolto però la proposta così la minoranza, totale di 11 voti, ha deciso di non partecipare alla votazione così che non raggiungesse il quorum. «Clamoroso al Cibali – commenta il sindaco, Maurizio Rasero con la locuzione usata 60 anni fa a indicare il sorprendente successo del Catania sull’Inter in una partita di calcio di serie A – in consiglio comunale, abbiamo assistito ad un evento che ha dell’incredibile. Un’amministrazione di centrodestra ha presentato una pratica per revocare la cittadinanza a Benito Mussolini. La maggioranza con i suoi 17 voti non ha ricevuto il supporto da nessuno degli 11 consiglieri di minoranza presenti».

Secondo il sindaco alla minoranza non piaceva il testo nella parte in cui vengono «condannati tutti i totalitarismi compreso il comunismo». Ma i gruppi di minoranza replicano: «Mancava tutto il gruppo di Fratelli d’Italia e il numero dei consiglieri presenti era altalenante e, soprattutto, la maggioranza silenziosa e in evidente imbarazzo. Eppure l’argomento era noto. Dopo oltre sei mesi – proseguono i consiglieri delle opposizioni – è stata prodotta una pratica, arricchita da un emendamento che lascia molti dubbi storici e politici e che è apparsa, da subito, un tentativo di cambiare discorso per non creare tensioni all’interno della maggioranza». La minoranza quindi ha proposto un emendamento, che è stato respinto.

Sorgente: Benito Mussolini resta cittadino onorario di Asti, il centrosinistra non vota la revoca- Corriere.it

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20