“Le hanno tolto la residenza e quindi lei è senza fissa dimora e in più è disconosciuta, come se la mia mamma non l’avesse mai partorita. La residenza gliel’hanno tolta tre giorni fa in Comune e per il disconoscimento hanno fatto la richiesta. Sicuramente non la cancellerò, i miei non lo so”. Parla così Samir, il fratello di Malika, la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa dopo aver fatto coming out. Sulla vicenda la Procura di Firenze ha aperto un’inchiesta in seguito alle denunce della ragazza. Il ragazzo è stato raggiunto al telefono dalla redazione delle Iene, che si è occupata del caso.
“Io non prendo le parti di una persona che fa schifo. Dammi una coltellata, rubami la roba in casa, io un domani ti riparlerò. Ma non mandarmi i carabinieri a casa” ha dichiarato il ragazzo, “Ci doveva riflettere molto bene. Questa reazione da parte dei miei, lei la conosceva nei minimi dettagli. È una cosa che andrà avanti per anni. Ci vorranno anni prima di mettersi tutti e quattro a tavola e mangiare un boccone insieme. La prima cosa che mia mamma mi ha detto è stata ‘per la droga c’è la cura, per questo no’, loro la reputano proprio una malattia”.
“Sono loro ad aver bisogno di aiuto. Non tornerei da loro, però li perdonerei” dice Malika a Le Iene, che in un’intervista al Corriere si era detta scossa e frastornata. “Non mi aspettavo una reazione così dei miei genitori, il nostro rapporto è tossico, lascio loro la porta aperta per ascoltare ma il mio futuro è ben altro, andrò via dalla Toscana”.