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La richiesta registrata di Donferri nel 2017 svelata dalle intercettazioni di Tomasi
Genova – Esiste un audio in cui un alto dirigente di Autostrade per l’Italia chiede espressamente di abbassare il coefficiente di rischio del Ponte Morandi, almeno un anno prima della strage. Lo si capisce da un’intercettazione fra l’attuale amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi e il responsabile dell’ufficio legale del concessionario, Amedeo Gagliardi. In quel colloquio fanno riferimento alla lettura, da parte dello stesso Gagliardi, d’una serie di trascrizioni. Secondo gli inquirenti è la sbobinatura delle registrazioni clandestine che Marco Vezil, ingegnere ed ex responsabile verifiche tecniche di Spea (società del gruppo Atlantia come Autostrade, in passato delegata ai monitoraggi) ha effettuato tra il 2016 e il 2017 durante gli incontri con il capo nazionale delle manutenzioni Aspi Michele Donferri Mitelli. È nel corso d’uno di quei summit che, in base a quanto riferito da Gagliardi a Tomasi, proprio Donferri ordina di ammorbidire i dati sulla pericolosità del viadotto, motivando quest’input con l’imminente ingresso di soci tedeschi e cinesi e con la necessità di contenere i costi delle future manutenzioni, in vista d’un consiglio d’amministrazione.
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