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IL TEMPO DEGLI STATALI
I dipendenti pubblici saranno al centro del Recovery Plan di Mario Draghi. A loro il premier ha affidato la missione del buon funzionamento del Piano nazionale di ripresa a resilienza con la nuova riforma della pubblica amministrazione firmata da Renato Brunetta. Il ministro di Forza Italia, famoso per la sua battaglia contro gli assenteisti degli uffici pubblici, si trasforma ora nella guida al rinnovamento degli statali. Questi i punti principali: assunzioni veloci, nuove professionalità, semplificazione, digitalizzazione e collegamento delle banche dati. Niente più blocco del turnover, ripartiranno a breve i concorsi digitali e saranno assunti con contratti a termine – tramite gli ordini professionali – ingegneri, esperti di green e tecnici per l’attuazione degli investimenti con i soldi europei.

Concertazione 2021 Draghi e Brunetta hanno firmato con i sindacati il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, il primo accordo del nuovo governo con le parti sociali. Ed è ripresa la trattativa per il rinnovo dei contratti scaduti ormai da quasi tre anni, prevedendo anche compensi extra per i dipendenti migliori. Nel bilancio pubblico sono stati stanziati 3,75 miliardi per il rinnovo: una cifra che permetterebbe aumenti in media tra i 107 e i 111 euro lordi mensili. Nel contratto ci saranno poi smart working, adeguamento dei livelli professionali e una formazione che risponda ai fabbisogni di nuove competenze.

Fotografia sbiadita In Italia ci sono 3,2 milioni di dipendenti pubblici. La Germania ne ha 4,8 milioni, la Francia 5,6 milioni. L’età media è di 50,7 anni. Solo 93mila dipendenti – si legge in una analisi di HuffPost – hanno meno di 30 anni: il 2,9% del totale. Quanto all’aggiornamento professionale, i dati li ha citati Mario Draghi in occasione della firma del patto con i sindacati: oggi si spendono 48 euro all’anno per la formazione di un dipendente pubblico. In dieci anni, dal 2008 al 2018, l’importo è crollato del 41%. Risultato: l’Italia è al 19esimo posto in Europa per i servizi pubblici digitali.

PAZIENTE ITALIANO
Italia in rosso Da oggi tre quarti degli italiani sono in zona rossa. Draghi dall’hub vaccinale di Fiumicino ha parlato della necessità di «contributi immediati per le nuove chiusure». Il decreto sostegno da 32 miliardi, atteso la scorsa settimana, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Ma il premier ha annunciato anche un nuovo scostamento di bilancio da chiedere in Parlamento in occasione della presentazione del Def (da fare entro il 10 aprile). Si parla di altri 15 miliardi di deficit.

  • Il sottosegretario Durigon propone di chiudere il cashback a luglio, in modo da destinare i soldi risparmiati ai sostegni per imprese e lavoratori.
  • Insieme al decreto con le nuove restrizioni anti-Covid, il governo ha finanziato anche i congedi parentali retroattivi al 1 gennaio, con il diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 16 anni.

Dopo il 31 marzo Il ministro Orlando ha annunciato che il blocco dei licenziamenti seguirà due binari. Il divieto proseguirà per tutti fino a fine giugno. Poi le aziende dotate di cassa integrazione ordinaria potranno tornare a licenziare, mentre per le più piccole proseguirà il blocco fino alla riforma degli ammortizzatori sociali, attesa a ottobre.

Lo chiamavano dignità Il 31 marzo scade anche il termine che consente alle imprese di rinnovare i contratti a tempo determinato senza causale. Il governo ragiona su tre ipotesi: superamento completo del decreto dignità, mini-proroga delle deroghe fino al 30 giugno, congelamento delle causali fino a fine anno.

  • Intanto i dati Istat sull’ultimo trimestre 2020 parlano di 1 milione di lavoratori in meno, tra occupati e potenziali tali.

Recovery Italia Per accelerare i tempi, il governo Draghi sta preparando un super decreto di accompagnamento al Recovery Plan. Il provvedimento, che includerà tutte le norme necessarie per l’avvio del piano, dovrà essere approvato e discusso in Parlamento entro fine mese. In modo da arrivare puntuali alla scadenza del 30 aprile fissata da Bruxelles per la presentazione dei documenti nazionali.

  • Intanto il ministro Franco in audizione ha ricordato che i finanziamenti non arriveranno prima dell’estate e saranno leggermente inferiori del previsto: 191,5 miliardi e non più 196.

Segno più o meno L’Ocse ha ritoccato al ribasso la previsione di rimbalzo del Pil dell’Italia di quest’anno: ora l’ente parigino pronostica un +4,1% sul 2021, 0,2 punti percentuali in meno rispetto a quanto indicato lo scorso dicembre. Al tempo stesso, ha rivisto al rialzo di 0,8 punti la previsione di crescita sul 2022: +4%.

C’è vita a sinistra Nel suo discorso all’assemblea del Pd, il neo segretario Enrico Letta ha parlato di una «economia della condivisione», nell’ottica di un mercato del lavoro nuovo post Covid, in cui i dipendenti possano anche partecipare agli utili. Un’idea che in Italia in molti hanno provato a lanciare e che non è mai decollata. […]

Sorgente: Il tempo degli statali, l’economia della condivisione di Letta e lo sciopero di Amazon – Linkiesta.it

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