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Cancellare tutte le cartelle esattoriali fino a 5 mila euro relative al periodo compreso tra il 2000 e il 2015. A ribadirlo è il sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon, indicando le caratteristiche della norma destinata ad entrare nel dl Sostegni. «L’obiettivo è alleggerire il magazzino dell’Agenzia delle Entrate, il provvedimento dovrebbe portare alla cancellazione di circa 61 milioni di cartelle che valgono un miliardo, consentendo così all’Agenzia di concentrare l’attività sulle pratiche effettivamente esigibili», spiega Durigon.

 

La maggioranza sono cartelle al di sotto dei 3 mila euro

Del resto su un totale di circa 137 milioni di pratiche, relative a multe e tributi giacenti nell’archivio dell’Agenzia guidata da Ernesto Ruffini, una buona parte è rappresentato da cartelle inferiori ai 3 mila euro. Lo stralcio fino a 5 mila euro è destinato dunque ad abbattere del 56% la giacenza del magazzino delle Entrate. Nei giorni scorsi, facendosi interprete degli obiettivi della Lega, il sottosegretario Durigon non ha fatto mistero di puntare ad un intervento più incisivo, ventilando la prescrizione fiscale delle cartelle fino a 10 mila euro. Un’ipotesi che fatica a trovare terreno in assenza di risorse aggiuntive ai 32 miliardi di spesa già previsti dal dl Sostegni. Durigon però non esclude che un accordo con le altre forze di maggioranza possa consentire di «aumentare l’attuale tetto» di 5 mila euro.

 

 

 

Il decreto Sostegni

Non a caso, il governo Draghi in queste ore è impegnato a passare in rassegna le misure del dl Sostegni, con l’intento di chiudere la sintesi politica e approvare il decreto con i ristori, attesi dallo scorso mese di gennaio, entro la settimana. Il problema restano le coperture per fare fronte, per esempio, al pacchetto di misure che riguarda il reddito di emergenza e i fondi per la sanità. Questi ultimi non valgono più 2 miliardi, bensì 4,8 miliardi e saranno destinati all’acquisto dei vaccini, alla logistica, al piano di somministrazione delle dosi e al finanziamento di un progetto per la produzione dei sieri anti Covid in Italia. Per questo la dote per la sanità è aumentata rispetto allo stanziamento iniziale di 2 miliardi. Le richieste per gli interventi per l’emergenza sanitaria, i contributi a fondo perduto (circa 12 miliardi) e il pacchetto lavoro hanno già assorbito i 32 miliardi del dl Sostegni, rendendo così necessario il via libera a un ulteriore scostamento di bilancio il prossimo mese di aprile, in sede di elaborazione del Def (Documento di economia e finanza).

 

Manovra da 20 miliardi

Lo stesso Durigon ipotizza una nuova manovra in deficit per un valore di almeno 20 miliardi, «ma tutto dipenderà dalla campagna di vaccinazione». Nel tentativo di recuperare risorse è allo studio l’interruzione dal mese di luglio dell’operazione cashback, la misura inserita nella legge di Bilancio dal governo Conte per combattere l’evasione fiscale che, tuttavia, non piace alla Ue e non entusiasma Draghi. L’eliminazione del cashback nel secondo semestre «svincolerebbe» circa 3 miliardi, che potrebbero essere utilizzati per interventi di sostegno all’economia. Sul versante dei ristori, intanto, il governo punta a rendere disponibili i 12 miliardi di contributi a fondo perduto per indennizzare imprese, partite iva e professionisti con un fatturato fino a 10 milioni di euro e perdite di ricavi nel 2020 di almeno il 33%. Il decreto include anche un intervento ad hoc per il «comparto neve», ossia 600 milioni di euro di ristori aggiuntivi alle le attività che nelle località sciistiche sono state penalizzate dalle recenti chiusure causa Covid.

Sorgente: Cartelle esattoriali 2021, fino a 5 mila euro gli atti saranno cancellati dal dl Sostegni- Corriere.it

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