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di Nicola Fratoianni

«Qui si tratta di capire una cosa, se viviamo in una giungla oppure in una comunità. Se siamo in una giungla allora il più forte mangia il più debole, bene. Ma se siamo in una comunità, allora non può essere che nel nostro Paese, nel 2021, ci sia ancora chi muore di freddo e di fame […]
Ho trovato molto spiacevole si sia detto no alla patrimoniale […] Ma a cosa abbiamo detto no? Ci stavano chiedendo lo 0,0001 di quello che io e altri come me, o anche più di me hanno».
Queste sono le meravigliose parole di Flavio Insinna, semplici e dirette.
Ed ha ragione. Ha completamente ragione.
Serve un nuovo contratto sociale.
Serve rivendicare con forza che reddito, salute, casa, istruzione sono diritti inalienabili.
Serve rivendicare con forza che chiunque ha diritto ad una vita dignitosa.
Come facciamo a realizzarlo? Redistribuendo la ricchezza e garantendo i servizi.
Cioè con più #GiustiziaSociale.
La #Patrimoniale è solo l’inizio di questo progetto. E siamo determinati a portare avanti la nostra battaglia, dentro e fuori le aule del Parlamento.
Sappiamo che il Paese reale è dalla nostra parte. Presenteremo nuovamente la nostra proposta di legge, e continueremo a farlo fino a quando non sarà realtà.

 

 

Sorgente: Flavio Insinna: ‘ho trovato molto spiacevole si sia detto no alla patrimoniale’ – lo scrigno di pandora

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