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L’inchiesta della Procura di Firenze era nata da alcune denunce per resistenza a pubblico ufficiale a carico di due detenuti presentate dagli stessi agenti ora indagati. Per gli inquirenti in realtà sarebbero denunce false, fatte per nascondere in realtà i pestaggi. A causa delle percosse i detenuti hanno riportato lesioni gravi come la rottura di un timpano e la frattura di alcune costole.

di Antonio Palma

Tre agenti di polizia penitenziaria sono finiti in manette oggi e altri sei risultano indagati con la pesante accusa di torture sui detenuti a loro affidati in carcere. Si tratta di agenti di custodia in servizio nel carcere di Sollicciano a Firenze la stessa casa circondariale dove sarebbero avvenuti le torture ai danni dei detenuti. Le misure di custodia cautelare, eseguite dagli stessi colleghi degli agenti coinvolti, sono state emesse dal gip del tribunale di Firenze su richiesta della pm Christine Von Borries della procura del capoluogo toscano che indaga sui fatti. Per tre agenti sono scattati gli arresti domiciliari, mentre gli altri sei agenti, le cui posizione sono state valutate come meno gravi, è stata disposta la misura dell’interdizione dall’incarico per un anno e l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Oltre al reato di torture nei confronti di due detenuti, devono rispedire anche delle accuse di falso ideologico in atto pubblico per aver falsificato alcuni documenti ufficiali.

False denunce contro i detenuti per coprire i pestaggi

L’inchiesta della Procura fiorentina era nata proprio da questi atti che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati falsificati. Si tratta in particolare di denunce per resistenza a pubblico ufficiale a carico di alcuni detenuti presentate dagli stessi agenti ora indagati. Per gli inquirenti in realtà sarebbero denunce false, fatte per nascondere in realtà i pestaggi che avvenivano in carcere ai danni delle vittime. Si tratta di un detenuto di nazionalità italiana e uno di nazionalità marocchina vittime di due distinti pestaggi avvenuti a distanza di due anni l’uno dall’altro: nel 2018 e nel 2020.

Agenti incastrati da intercettazioni in carcere

Per i pm si tratterebbe di pestaggi violentissimi che configurano il reato di torture. A causa delle percosse infatti i detenuti hanno riportato lesioni gravi come la rottura di un timpano e la frattura di alcune costole. Secondo l’inchiesta, condotta dal nucleo investigativo della stessa polizia penitenziaria anche attraverso intercettazioni ambientali nel carcere di Sollicciano, un ruolo rilevante nelle presunte torture lo avrebbe avuto l’agente più alta in grado, una ispettrice finita ai domiciliari.

da fanpage.it/

Sorgente: Torture sui detenuti nel carcere di Sollicciano, 3 poliziotti arrestati e sei indagati a Firenze

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