0 4 minuti 3 anni

Martedì 19 Gennaio 2021 di Mario Ajello

Si aspettavano un discorso meno tremendo contro di loro – ma soprattutto contro Renzi – i renziani. Non tutti però. Maria Elena Boschi si è presentata in aula con un total black stile funerale, che ha dato a tutti il senso della fine: «Se si è messa in lutto lei – dicono nei banchi di Italia Viva – vuole dire che qui butta male». Ovvero la paura dei renzisti è di finire scaricati nonostante Rosato apra e riapra e provi a dire al Pd e al governo: «Cerchiamo di ricominciare». Però quando in serata arriva il voto della Camera è tutta una letizia per i renziani: «Solo 321 voti per Conte, un po’ pochino, no?».

Perciò nella riunione degli italovivisti ci sono anche quelli che fanno il muso duro e vorrebbero più cattiveria anti-contiana: «Astensione? Macché, dobbiamo votare in Senato contro il governo». Sono in pochi a pensarla così. Altri paiono in preda al terrore: «Se si va al voto, ci asfaltano». Ma chissà. Oggi a Palazzo Madama sarà astensione. Non ci saranno i sì, ma neppure i no. E nei piani alti di Italia Viva si tifa 5 stelle. Cioè? E’ un farsi forza a vicenda tra i renziani: «Ho parlato con quelli dei 5 stelle e al netto delle dichiarazioni pubbliche non fanno che dire: morire per Conte? Ma figuriamoci!». Quindi, ora l’astensione dei renziani e poi si vede. Ma se Matteo dovesse poi strappare – così dicono un po’ tutti tranne i pasdaran del Rottamatore – noi non strapperemo mai. Morire per il Rignanese? Beh, insomma.

 

Renata Polverini vota la fiducia a Conte e lascia Forza Italia: «Atto di responsabilità»

Conte, in Forza Italia spuntano i tentati dal salto: «All’ultimo si fanno gli affari migliori»

 

 

Il poker

 

Chi ha veramente paura di Renzi sono quelli dell’opposizione. Ieri alla Camera, ma la stessa scena si ripeterà oggi al Senato, dove interverrà Matteo personalmente: «Se Renzi passa all’opposizione, siamo fritti. E’ più bravo di noi nella comunicazione, e ci ruba il posto». Il che è probabile. Ma anche lui ha le sue difficoltà. L’ex forzista Conzatti, e sulla sua linea ci sono Grimani, Comincini e tanti altri (anche l’ottimo senatore Cucca, il più ambito dai dem che già hanno conquistato alla Camera De Filippo e la Rostand che è tanto di sinistra e non vuole affossare la sinistra: «Io non sono Bertinotti»), continuano a dire a Matteo: «Ti seguiamo se ci vai piano, sennò, buona fortuna». A lui e a loro. Se Renzi dovesse fare un passo più in là nella sua voglia di opposizione, che probabilmente sarebbe pagante e infatti terrorizza il centrodestra, perderebbe buona parte del gruppo. «Se Matteo strappa, è meglio che non strappi», pare stia dicendo il socialista Nencini per il quale sarebbe pronto un posto da sottosegretario agli Esteri. Rosato frena: «Io penso che la personalizzazione dello scontro politico va fatto quando serve. Quando si tratta degli italiani bisogna avere il coraggio di alzare il telefono, mettersi intorno a un tavolo e ragionare sulle questioni di merito». E così, Italia Viva annuncia il sì ai prossimi provvedimenti del governo, dai ristori allo scrostamento di bilancio. Mentre Mastella mastelleggia: «Mi chiamano i renziani inquieti, hanno paura dei colpi di testa di Matteo e temono il voto». Un po’ è così, ma non si sa chi stia bluffando di più in questa partita.

 

 

 

Video

 

Ultimo aggiornamento: 10:19© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sorgente: Crisi di governo, i renziani hanno paura: «Torniamo a trattare, se si vota ci asfaltano»

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20