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Rientra la fronda grillina e il presidente del consiglio oggi conta di ottenere il lasciapassare per Bruxelles sul Mes. Ma contro la sua leadership arrivano le bordate di Renzi che ha buon gioco nel criticare la sua gestione del Recovery europeo. E del governo

Mes, sì del parlamento alla riforma «ma verificheremo»

A. Fab.

Oggi alla camera e al senato Conte aggira l’ostacolo sul Meccanismo europeo di stabilità. La mozione di maggioranza che gli consente di andare avanti pretende di rinviare ancora la decisione definitiva. E invoca un «pacchetto» di riforme lontane. Ancora qualche dissenso nei 5 Stelle mentre Renzi voterà sì ma non firma e aspetta di ascoltare il presidente del Consiglio in aula

Il futuro non si (s)tocca. No al Ccs di Eni. Né a Ravenna, né altrove

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Lanciamo un appello pubblico, aperto a tutte le organizzazioni, singoli, scienziati e personalità del mondo accademico per la costruzione di una grande campagna contro la costruzione del CCS di Ravenna per una allocazione dei soldi del Recovery Fund in progetti che permettono una transizione energetica e per un radicale cambiamento delle politiche energetiche del nostro paese

Europa

Johnson vola a Bruxelles sperando nella svolta

Leonardo Clausi

Il divorzio dall’Europa è appeso all’incontro di questa sera tra il primo ministro britannico e la presidente della Commissione von der Leyen. Mentre si apre uno spiraglio grazie all’accordo tra Regno Unito e Ue sui controlli alle frontiere dell’Irlanda del Nord

Gaza sul ring, ragazze in guantoni sfidano l’assedio e il patriarcato

Michele Giorgio

Primo campionato di boxe femminile nella Striscia. Il progetto, partito dall’ong italiana Ciss e realizzato con palestre popolari di Roma e Palermo, coinvolge già 45 giovani palestinesi. Una di loro, Farah, ha vinto il titolo: «I miei genitori dicevano che il pugilato non è fatto per le donne. Li ho convinti a venire a guardarmi: quando ho vinto a casa è stata una festa»

Fili che riannodano il solco novecentesco

Alessandro Santagata

«Nel cantiere della memoria», un saggio di Filippo Focardi edito da Viella. Fascismo, Resistenza, Shoah, Foibe i temi al centro di una riflessione storico-critica nel teatro europeo. Si attinge a un’ampia mole di documenti, agli studi storiografici si alternano stampa, film e serie tv. Sulla scia di Tony Judt, l’autore suggerisce l’esistenza di due fasi: la prima, iniziata dopo il 1945, è l’attribuzione alla Germania nazista di tutte le responsabilità della guerra. Sul piano di una «geopolitica della memoria» si producono pericolose riduzioni e assimilazioni da considerarsi inaccettabili oltre che insidiose

Quel suono nell’antico pub

Gianluca Diana

Debutto per l’eclettica band dei Chop Chop, formazione di art rock alquanto fuori dagli schemi

Il jazz visto da Gagarin

Francesco Brusco

Per Hoepli un libro scritto da Luigi Onori, Maurizio Franco e Riccardo Brazzale

Transizione energetica sì, ma sempre ancorati alla realtà del lavoro

Segreteria nazionale Filctem Cgil

Non accettiamo l’idea di una discussione sulla pelle dei lavoratori a colpi di ammortizzatori sociali: il Paese non è pronto né tecnologicamente né industrialmente. Alla “decrescita felice” fine a sé stessa, noi preferiamo la realtà dell’azione sindacale e contrattuale che punta allo sviluppo e alla redistribuzione equa dei profitti

Sorgente: il manifesto del 09.12.2020 – il manifesto

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