0 2 minuti 3 anni

Nelle carte della Procura spuntano vari versamenti fatti alla Fondazione concomitanti con leggi ad hoc a favore di imprenditori

Proseguono le indagini della Procura di Firenze sui presunti finanziamenti illeciti ottenuti da Matteo Renzi tramite la Fondazione Open. Dalle carte – si legge sulla Verità – emergono vari eventi che gli inquirenti collegano così. Donazioni fatte da imprenditori e successive leggi che li rigurdavano. E’ il caso ad esempio di Beniamino Gavio, azionista dell’omonimo gruppo, gestore di varie tratte autostradali. Spunta una cena con Renzi, Bianchi e Carrai, in cui l’imprenditore che è assente al ristorante, viene rappresentato da un suo collaboratore.

Il giorno dopo Bianchi manda una mail: “Due presupposti e alcuni impegni reciproci. Gavio si impegna a versare 100 mila euro all’anno per cinque anni a Open e in cambio Matteo assicura almeno tre incontri all’anno”. Da uno di questi incontri – riporta la Verità – confluisce la richiesta di Gavio: “Necessità di rivedere alcuni meccanismi delle concessioni autostradali”. Cosa che nello Sblocca Italia, decreto dell’11 novembre 2014 si verifica: viene prorogata senza gara la durata delle concessioni autostradali – prosegue la Verità – per lo più riconducibili al gruppo Gavio: 16 miliardi il valore. Gli inquirenti devono capire se le due cose, donazioni e legge ad hoc siano o no strettamente collegate. Cose simili avvengono anche con altri imprenditori, come con Carlo Toto, re delle autostrade abruzzesi.

Sorgente: Open,le cene di Renzi nell’inchiesta.”100 mila euro e tre incontri con Matteo” – Affaritaliani.it

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20