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L’inviato delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, Nickolay Mladenov, si è detto “molto preoccupato” per la decisione di Israele di costruire oltre 1.200 nuove case nell’insediamento ebraico di Givat Hamatos, a Gerusalemme est che renderebbe ancora più difficile stabilire uno stato palestinese contiguo.

Benjamin Netanyahu 8/09/20 (LaPresse)© Fornito da Rai News Benjamin Netanyahu 8/09/20 (LaPresse)

La mossa rischia anche di causare problemi con la futura amministrazione statunitense, che si oppone all’espansione degli insediamenti e spera di rilanciare i negoziati su una soluzione a due stati. “Se costruito, consoliderebbe ulteriormente un anello di insediamenti tra Gerusalemme e Betlemme nella Cisgiordania occupata”, ha Mladenov aggiungendo che “danneggerebbe in modo significativo le prospettive per un futuro Stato palestinese contiguo e per il raggiungimento di una soluzione negoziata a due stati basata sulle linee del 1967, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli stati. La costruzione di insediamenti è illegale ai sensi del diritto internazionale e invito le autorità a revocare la decisione”.

L’Israel Land Authority ha annunciato domenica sul suo sito web di aver aperto gare d’appalto per oltre 1.200 nuovi alloggi nell’insediamento di Givat Hamatos, secondo il gruppo israeliano anti-insediamento Peace Now. Anche l’Autorità Palestinese e il capo della politica estera dell’Unione Europea hanno criticato la mossa. I palestinesi vogliono un futuro stato che includa Gerusalemme est e la Cisgiordania, i territori occupati da Israele nella guerra del 1967, e vedono gli insediamenti come un grande ostacolo alla pace.

Il  presidente eletto degli Usa Joe Biden ha promesso di adottare un approccio più imparziale al conflitto. Donald Trump, invece, ha fornito un sostegno senza precedenti a Israele, arrivando anche ad abbandonare la posizione decennale degli Stati Uniti secondo cui gli insediamenti sono illegittimi.

Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha in programma di visitare un insediamento ebraico nella Cisgiordania alla fine di questa settimana in una sorprendente mossa che si discosta dai suoi predecessori, che hanno spesso criticato la costruzione di insediamenti.

Sorgente: Onu: “Israele fermi la costruzione di nuovi alloggi a Gerusalemme Est”

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