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“La vice mulatta”.
Così hanno pensato di chiamarla, su Libero.
Riuscendo, in appena dieci parole, a rievocare le peggiori pulsioni razziste e misogine.
Riuscendo, tanto nel titolo quanto nell’occhiello, a non menzionarla mai. A non menzionare mai Kamala Harris.
Perché deve dare davvero fastidio che una donna, una donna con la sua storia, figlia di due immigrati, possa finalmente dire di avercela fatta, di aver incrinato il soffitto di cristallo, di aver sconfitto secoli di discriminazione di genere e razziale.
Deve dare davvero fastidio a chi ritiene che la politica, ancora oggi, debba essere un fatto per soli uomini, meglio ancora se bianchi.
Il suo nome, cara redazione di Libero, è Kamala Harris.
E che vi piaccia oppure no, è stata la vice procuratrice distrettuale della Contea di Alameda, la procuratrice distrettuale di San Francisco, la procuratrice generale della California, senatrice e adesso la vicepresidente degli Stati Uniti d’America.
Fatevene una ragione.
Marco Furfaro
Sorgente: Partito Democratico – Post | Facebook
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non solo I giornalisti che scrivono sulla testata di “Libero” ma è proprio “Libero” che deve essere tolto dalla circolazione.