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Solo due le zone arancione: Puglia e Sicilia. Tutte le altre Regioni sono in zona gialla.  Il premier: non si può negoziare sulla  pelle dei cittadini. Forse già domani il dl Ristori bis    

di Redazione Online
(guarda il video cliccando il link in fondo all’articolo)

Conte assicura che le ordinanze del ministro Speranza seguiranno al Dpcm e che le decisioni prese  non sono nè arbitrarie nè discrezionali perché recepiranno l’esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente” con i “rappresentanti delle Regioni”.

“Una volta condiviso l’impianto, delle misure restrittive prosegue Conte tra l’irritato e il teso, per un lungo braccio di ferro con le Regioni che non gradivano misure differenziate,  “le conseguenze sono automatiche, perché  basate su criteri predefiniti e oggettivi che sfuggono da qualsiasi contrattazione. Non si può negoziare o contrattare sulla pelle dei cittadini, non lo farà  Speranza nè i presidenti delle singole Regioni, il contraddittorio ci sarà, perché le ordinanze vengono fatte sentito il presidente, ma non negoziaando con il presidente” afferma non a caso con forza il premier.

E poi promette:  “Siamo già all’opera, forse un cdm già domani” per mitigare gli effetti delle misure prese sulle imprese.

Sorgente: Conte illustra il nuovo Dpcm. Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta zone rosse

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